Glyn Daniel: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m →‎Incipit: sistemo winks
m →‎Citazioni: sistemo winks
Riga 6:
 
===Citazioni===
*La classica definizione del razzismo è quella del [[Joseph Arthur de Gobineau|conte de Gobineau]] che tra il 1835 e il 1857 scrisse un saggio sulla ineguaglianza delle razze umane (''Essay on the Inequality of Human Races''). Gobineau era francese. Egli in sostanza sviluppò le [[Idea|idee]] del [[conte de Boulainvilliers]], il quale sosteneva che i nobili di [[Francia]], i superstiti dell'aristocrazia feudale, erano gli ultimi discendenti dei Germani – i barbari teutonici che avevano invaso l'Impero Romano – mentre la plebe francese era plasmata in una creta razziale del tutto differente. (p. 121-122)
*Egli affermava che la speranza della sola Francia, era riposta – come sempre lo era stata – presso i biondi Teutoni, presso quelle genti che ora lui chiamava ''Ariani''. Era moda corrente chiamarli così; ma ciò che egli intendeva, naturalmente, sia pure in modo impreciso, era quello che i cultori odierni di antropologia fisica designano col nome di ''razza nordica''. (p. 122)
*Ciò ch'è veramente interessante riguardo al conte de Gobineau è il fatto ch'egli non andava predicando una dottrina nazionalista di preistoria razziale. Il suo tema era internazionale e aveva uno scopo pan-europeo. (p. 123)
*Gobineau era francese, ma i Tedeschi non tardarono ad adottare le sue concezioni razziali o una modificazione di esse. [[Richard Wagner]] giudicò eccellente l'opera di Gobineau e rese popolari in [[Germania]] i suoi scritti. (p. 124)
*Le [[arte|arti]] o gli studi letterari, per definizione, trattano dell'[[uomo]] come di un animale civilizzato: come l'unico animale, in effetti, fornito di una cultura, di un corpo trasmissibile di idee, di usanze, di credenze e di pratiche basato su quel principale agente di trasmissione ch'è il linguaggio e – negli ultimi pochi millenni della sua esistenza – su quell'altro agente di trasmissione culturale ch'è la parola scritta. (p. 137)
*Vi sono [...] due modi abituali di usare la [[parola]] [[scienza]]. Può significare [[conoscenza]] e può significare conoscenza della [[natura]]. Vi è, però, un terzo modo di usare la parola scienza e particolarmente l'aggettivo «scientifico», applicato al metodo. (p. 139)
 
==Bibliografia==