Peter Bogdanovich: differenze tra le versioni
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*La libertà di pensiero di [[Humphrey Bogart|Bogart]], in materia politica, era considerata pericolosa a [[Hollywood]]. (p. 82)
*[[Humphrey Bogart|Bogart]] era un uomo che non avrebbe mai accettato un compromesso sui suoi ideali, tanto al cinema che nella vita. (p. 95)
*[[Montgomery Clift|Clift]] era stato una specie di leader senza galloni. Le sue interpretazioni annunciavano un nuovo stile di recitazione. Finì per essere etichettato - impropriamente - come "il Metodo". Dopo Clift venne
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▲*[[Montgomery Clift|Clift]] era stato una specie di leader senza galloni. Le sue interpretazioni annunciavano un nuovo stile di recitazione. Finì per essere etichettato - impropriamente - come "il Metodo". Dopo Clift venne [[Marlon Brando]], e dopo Brando venne [[James Dean]]. Clift era il più autentico e il meno manierato di questi attori; forse il più sensibile, e certo il più poetico. Era anche bellissimo. (pp. 139-140)
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▲*{{NDR|Su [[Montgomery Clift]]}} La chirurgia plastica fece quel che potè, ma ormai quegli occhi così toccanti guardavano da dietro una maschera che simulava per vaga approssimazione quel che era stato il suo vero viso. [...] L'intensità mozzafiato, l'autenticità del sentimento erano sempre le stesse, ma l'equilibrio misterioso dell'espressività era stato compromesso. (pp. 141-142)
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▲*{{NDR|Su [[Montgomery Clift]]}} Un poeta sperduto, che era nato a Omaha, nel Nebraska, ed era stato il più romantico e commovente attore della sua generazione. (p. 143)
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*Una volta disse che anche lui avrebbe tanto desiderato essere
▲*{{NDR|Su [[Cary Grant]]}} Era rapido di riflessi e aveva un'eccezionale presenza di spirito. (p. 147)
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▲*{{NDR|Su [[Cary Grant]]}} Ed era un fascino che non si può descrivere con le parole: come descrivere la scintilla di gioia malandrina e pericolosa che traluceva da tutto il suo atteggiamento? Le sue movenze da gatto? I suoi occhi umidi d'allegria? (p. 147)
▲*{{NDR|Su [[Cary Grant]]}} C'era un che di fresco, di scoperto, di spudorato, nel piacere e nella gioia che si rivelavano in quella risata. (p. 148)
▲*Una volta disse che anche lui avrebbe tanto desiderato essere [[Cary Grant]]. Voleva dire che nessun essere umano al mondo avrebbe potuto incarnare tutte le qualità delle quali il suo personaggio era un esempio o una promessa. (pp. 148-149)
▲*{{NDR|Su [[Cary Grant]]}} Diventando così un protagonista comico, drammatico e romantico, ideale e virtualmente impeccabile, capace di una stupefacente versatilità. (p. 150)
*[[Cary Grant|Cary]] è diventato un così raffinato maestro della commedia (sofisticata o francamente comica) che in generale non si fa caso ai suoi talenti drammatici. (p. 160)
*{{NDR|Sull'interpretazione di [[Dean Martin]] in "[[Un dollaro d'onore]]"}} La sua interpretazione servì a provare agli scettici e ai dubbiosi che se voleva Martin era in grado, nei limiti della sua gamma d'attore, di fare qualsiasi cosa. (p. 324)
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*{{NDR|Su [[Sal Mineo]]}} E tornava a casa nel Bronx, da solo e con la metropolitana, quando i miei genitori non mi lasciavano uscire di casa dopo il tramonto. Ma Sal veniva da una numerosa famiglia siciliana, e la sua busta paga serviva a sbarcare il lunario. (p. 337)
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*Non ti sentivi mai in imbarazzo, con [[Sal Mineo|Sal]]: faceva di tutto per farti sentire a tuo agio. (p. 344)
*Capiva e amava l'umorismo nero, [[Sal Mineo|Sal]], e sapeva bene che cos'è l'assurdo. Per forza: era un simbolo dell'adolescenza che andava per i quaranta e non aveva mai avuto un'infanzia. (p. 345)
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*Semplicemente non esiste in tutta la storia del cinema un'interpretazione dell'angoscia per la perdita dell'amore più memorabile di quella che diede [[James Stewart|Jimmy]] in ''"La donna che visse due volte"'' di Alfred Hitchcock. (p. 351)
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*Ci credeva il mondo intero a
*Nessuna delle apparizioni televisive di [[James Stewart|Stewart]] rende giustizia all'umorismo straordinario di cui dava prova nelle conversazioni private. Il suo senso dell'umorismo era prodigioso. (pp. 372-373)
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*{{NDR|Su [[Katharine Hepburn]] e
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*{{NDR|Su [[John Cassavetes]]}} E' l'unicità del suo genio per la creazioni di quelli che potremmo chiamare studi di vita vissuta: personalissimi, commoventi, coerenti, originali, poetici, tra i migliori risultati del cinema americano di sempre. (p. 479)
*[[John Cassavetes|Cassavetes]] ammise che era rimasto completamente intimidito da [[Orson Welles|Welles]]. (p. 481)
*Be', non c'è dubbio che [[John Cassavetes]] fosse un regista come nessun altro. (p. 486)
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*{{NDR|Su [[James Cagney]]}} Costruiva i suoi personaggi sempre così: stando in bilico tra la caricatura artefatta e l'originalità eccentrica, con la sicurezza di un ballerino: e non scivolò mai dalla parte sbagliata. (p. 527)
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*{{NDR|Sull'interpretazione teatrale di [[Anthony Perkins]] in "Tè e simpatia"}} Perkins era di un'intensità stupefacente e toccante. Mi ricordò un
*Quando finalmente conobbi [[Anthony Perkins|Perkins]], verso il 1972, lo trovai piacevolissimo, un uomo veramente fantastico, con tanto senso dell'umorismo che lavorare insieme a lui dev'essere stata una festa. (p. 565)
*[[Anthony Perkins|Tony]] era dinoccolato, leggermente goffo, immediatamente interessante. (p.565)
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*Era bellissimo stare con Berry e con [[Anthony Perkins|Tony]]: era tanto facile sbottonarsi con loro, essere sinceri senza timore d'essere giudicati, o fraintesi, o usati. (p. 573)
*L'umorismo di [[Anthony Perkins|Tony]] era sempre stato piuttosto nero, pieno di ironia e della capacità di vedere le cose da più punti di vista contemporaneamente. (p. 574)
*{{NDR|Su [[Frank Sinatra]]}} Il seduttore per antonomasia che corteggiava e conquistava tutte le bellezze del mondo, aveva concluso la sua vita in una relazione insoddisfacente; una relazione che sopportava, a dire del suo road manager, perchè sentiva di meritare una punizione. Il suo vecchio amico Jerry Lewis, che gli telefonava spesso nei suoi ultimi anni, è d'accordo: "Si, si. Il vecchio Frank era bravissimo a fustigarsi". (pp. 577-578)
*Ho sempre trovato sorprendente l'aria sperduta che aveva spesso [[Frank Sinatra|Sinatra]] quando non cantava, o non interpretava un ruolo. Per esempio, quando si metteva a scherzare con Dean Martin non aveva mai la presenza di spirito e la disinvoltura di altri membri del Rat Pack; non era svelto a improvvisare, non era un battutista, eppure gli piaceva ridere a quei rapidi scambi di battute Una delle cose che ricordo meglio di lui è lo sguardo: il distacco, e la tristezza dietro il distacco. (p. 598)
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*Lauren Bacall mi disse che aveva "adorato" i suoi periodi buoni con [[Frank Sinatra|Frank]], ma che poteva diventare "freddo come il ghiaccio"; e ammise che restare vittima di quella freddezza poteva essere "proprio terrificante". (p. 598)
*Quel che Lauren Bacall chiamava "la maledetta personalità mercuriale" di [[Frank Sinatra|Frank]], con i suoi alti e i suoi bassi. (p. 599)
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