Antonio Fogazzaro: differenze tra le versioni

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*Pianse, al buio, la sua figliuola, senza ritegno, senza nemmeno quel ritegno che vien dalla luce. [...] Parole incomposte di strazio e di fede ardente, chiamando Dio in aiuto, Dio, Dio che lo aveva colpito. (p. 226, 2010)
*Se realmente esisteva una Intelligenza, una Volontà, una Forza padrona degli uomini e delle cose, la mostruosa colpa era sua. [...] Meglio la signoria della Natura senza [[Dio]], meglio un padrone cieco ma non nemico, non deliberatamente cattivo. (p. 228, 2010)
*Friend era infermo da due giorni. Tutta la brigata si commosse e lamentò il caso con la segreta speranza che il maledetto mostro fosse per crepare. (p. 229, 2010)
*Per fortuna la guardia [...] era un galantuomo che mangiava a malincuore il pane austriaco per non averne potuto trovare altro. (p. 240, 2010)
*Sai neanche immaginare cosa tu sei per me e cosa farei per non darti senza necessità un piccolo dolore, mentre pare che a te non importi nulla di lacerarmi l'anima? (p. 271, 2010)
*Parlavano della futura Italia [...] ma si sentiva che non importava loro un fico secco della vita pur di farla libera, questa vecchia patria, e grande. [...] I nostri figli ci faranno il monumento, ma dopo verranno, mi capisce, con licenza, quelle figure porche dei nostri nipoti, e mi par di sentirli: "Come l'han fatta da cani", diranno, "quei vecchi insensati l'Italia!" (p. 272, 2010)
*Una vecchia, che aveva tre figli fra quei soldati, gridava loro, tutta scarmigliata ma non piangente, che si ricordassero del Signore e della [[Maria|Madonna]]. «Sì», brontolo un vecchio sergente che li accompagnava, «ca s'ricordo del Sgnour, d'la Madonna, del Vescov e del prevost!» I soldati molto pratici del «prevost», la prigione militare, risero della barzelletta e il battello partì. (1957)