Antonio Fogazzaro: differenze tra le versioni

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*Ebbe un momento l'idea di spogliarsi, l'abbandonò subito poiché sua moglie stava alzata a lavorare. Tolse la coperta, si coricò vestito. (p. 184, 2010)
*Confessa che voialtri [[Fede|credenti]] amate le vostre credenze anche perché sono un comodo riposo dell'intelletto. (p. 200, 2010)
*Disprezzò la pioggia scrosciante che le batteva sul capo e sulle spalle, che la cingeva d'un torbido velo e di strepito. Le piaceva, forse, quella passione delle cose intorno alla sua propria. (p. 210, 2010)
*Tutto vibrante di una commozione senza nome. (p. 225, 2010)
*Egli ebbe il senso di una irreparabile rovina nell'anima di lei e tacque. (p. 225, 2010)
*Pianse, al buio, la sua figliuola, senza ritegno, senza nemmeno quel ritegno che vien dalla luce. [...] Parole incomposte di strazio e di fede ardente, chiamando Dio in aiuto, Dio, Dio che lo aveva colpito. (p. 226, 2010)
*Se realmente esisteva una [[Dio|Intelligenza]], una Volontà, una Forza padrona degli uomini e delle cose, la mostruosa colpa era sua. (p. 228, 2010)
*Una vecchia, che aveva tre figli fra quei soldati, gridava loro, tutta scarmigliata ma non piangente, che si ricordassero del Signore e della [[Maria|Madonna]]. «Sì», brontolo un vecchio sergente che li accompagnava, «ca s'ricordo del Sgnour, d'la Madonna, del Vescov e del prevost!» I soldati molto pratici del «prevost», la prigione militare, risero della barzelletta e il battello partì. (1957)