Antonio Fogazzaro: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
NisiDominus (discussione | contributi)
NisiDominus (discussione | contributi)
Riga 55:
*Per la solità bontà che ad ogni simile contrasto saliva saliva silenziosamente dietro le renitenze dello zio fino a sormontare, a coprir tutto con una larga onda di acquiescenza o almeno con la frase sacramentale «del resto, ''fate vobis''». (p. 101, 2010)
*Mi pare che qualcuno potrebbe dire: che obbligo ha Iddio di regalarci l'immortalità? L'[[immortalità]] dell'anima è una invenzione dell'egoismo umano che in fin dei conti vuol far servire Iddio al comodo proprio. Noi vogliamo un premio per il bene che facciamo agli altri e una pena per il male che gli altri fanno a noi. (p. 104, 2010)
*«[...] Guarda la forma di questa rosa, guarda il portamento, guarda le sfumature, le venature di questi petali, guarda quella stria rossa; e senti che odore, adesso! E lascia star la filosofia.»<br/> «Lei è nemico della filosofia?», osservò il professore, sorridendo.<br/> «Io sono amico», rispose Franco, «della filosofia facile e sicura che m'insegnano anche le rose.» (p. 105, 2010)
*Un tenace, fiero sentimento d'indipendenza intellettuale resisteva in lei all'amore. Ella poteva tranquillamente giudicar suo marito, riconoscerne le imperfezioni e sentiva ch'egli non poteva altrettanto, lo sentiva umile nel suo amore, devoto senza fine. (p. 110, 2010)
*«Il colèra», disse Luisa, «se avesse giudizio, potrebbe fare bellissime cose; ma non ne ha.» (p. 124, 2010)
*E quanto ai dolori che non vengono dagli uomini ma dalle condizioni stesse della vita umana, le pareva di ammirar coloro che vi resistono per una forza loro propria sopra quegli altri che invocano e ottengono aiuto dallo stesso [[fede|Essere]] onde furono percossi. (p. 136, 2010)
*Vi sono anime che negano apertamente la [[oltretomba|vita futura]] e vivono proprio secondo la loro opinione, per la sola vita presente. Queste non sono molte. Poi vi sono anime che mostrano di credere nella vita futura e vivono del tutto per la presente. Queste sono alquanto più. Poi vi sono anime che alla vita futura non pensano e vivono però in modo da non mettersi troppo a repentaglio di perderla se c'è. Queste sono più ancora. Poi vi sono anime che credono veramente nella vita futura e dividono pensieri e opere in due categorie che fanno quasi sempre ai pugni fra loro: una è per il cielo, l'altra è per la terra. Queste sono moltissime. Poi vi sono anime che vivono per la sola vita futura nella quale credono. Queste sono pochissime e la signora Teresa era di queste. (pp. 115-116, 1957)
*Una vecchia, che aveva tre figli fra quei soldati, gridava loro, tutta scarmigliata ma non piangente, che si ricordassero del Signore e della [[Maria|Madonna]]. «Sì», brontolo un vecchio sergente che li accompagnava, «ca s'ricordo del Sgnour, d'la Madonna, del Vescov e del prevost!» I soldati molto pratici del «prevost», la prigione militare, risero della barzelletta e il battello partì. (1957)