Ātman: differenze tra le versioni

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*Colui che vive in noi come nostra guida, che è uno e tuttavia appare in molte forme, colui nel quale le cento luci del cielo sono una, nel quale i ''Veda'' sono uno, nel quale i sacerdoti sono uno – quegli è l'''ātman'' spirituale all'interno della persona. (''[[Taittiriya Aranyaka]]'')
*''Con la recitazione di Oṁ possa l'ātman essere unificato! | Questo in verità è il grande insegnamento, [...]''. (''[[Mahānārāyaṇa Upaniṣad]]'')
*«Due begli uccelli, l'un l'altro compagno, abitano assieme sul medesimo albero. L'uno si ciba del dolce frutto del pippala, l'altro, senza mangiare, con lo sguardo tutto abbraccia.<ref>Strofa presente anche in ''[[Śvetāśvatara Upaniṣad]]'', IV, 6.</ref> (''[[Muṇḍaka Upaniṣad]]'')
*È un'essenza invisibile, inattiva, inafferrabile, inqualificabile, inconcepibile, indescrivibile, senza contatto con il manifesto, che noi tentiamo di rappresentare con il termine 'Sé'. È il quarto stadio (''turiya'') non duale, non manifesto [dell'essere], calmo, pacifico, favorevole (''shiva''), al di là dei tre gradi dell'esistenza fisica, sottile e causale e dei tre gradi corrispondenti dell'esperienza, degli stati di veglia, sogno e sonno profondo. (''[[Maṇḍukya Upaniṣad]]'')
*Egli contiene tutte le opere, tutti i desideri, tutti i profumi e tutti i gusti. Egli abbraccia l'intero universo; egli è oltre la parola e oltre i desideri. Egli è il mio ''ātman'' all'interno del mio cuore, egli è Brahman. Andandomene di qui io mi fonderò in lui. Colui che dice così invero non ha dubbi. Così parlò Śāndilya, così Śāndilya. (''[[Chāndogya Upaniṣad]]'')