Peter Bogdanovich: differenze tra le versioni

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*Non ti sentivi mai in imbarazzo, con [[Sal Mineo|Sal]]: faceva di tutto per farti sentire a tuo agio. (p. 344)
*Capiva e amava l'umorismo nero, [[Sal Mineo|Sal]], e sapeva bene che cos'è l'assurdo. Per forza: era un simbolo dell'adolescenza che andava per i quaranta e non aveva mai avuto un'infanzia. (p. 345)
 
*{{NDR|[[Frank Sinatra]]}} Il seduttore per antonomasia che corteggiava e conquistava tutte le bellezze del mondo, aveva concluso la sua vita in una relazione insoddisfacente; una relazione che sopportava, a dire del suo road manager, perchè sentiva di meritare una punizione. Il suo vecchio amico [[Jerry Lewis]], che gli telefonava spesso nei suoi ultimi anni, è d'accordo: "Si, si. Il vecchio Frank era bravissimo a fustigarsi". (p. 346-350)
*Ho sempre trovato sorprendente l'aria sperduta che aveva spesso [[Frank Sinatra|Sinatra]] quando non cantava, o non interpretava un ruolo. Per esempio, quando si metteva a scherzare con Dean Martin non aveva mai la presenza di spirito e la disinvoltura di altri membri del Rat Pack; non era svelto a improvvisare, non era un battutista, eppure gli piaceva ridere a quei rapidi scambi di battute Una delle cose che ricordo meglio di lui è lo sguardo: il distacco, e la tristezza dietro il distacco. (p. 346-350)
*Questa è un'altra delle cose che ricordo di lui: era di scorza dura, ma sempre gentile. (p. 346-350)
*Quel che Lauren Bacall chiamava "la maledetta personalità mercuriale" di [[Frank Sinatra|Frank]], con i suoi alti e i suoi bassi. (p. 346-350)
*Lauren Bacall mi disse che aveva "adorato" i suoi periodi buoni con [[Frank Sinatra|Frank]], ma che poteva diventare "freddo come il ghiaccio"; e ammise che restare vittima di quella freddezza poteva essere "proprio terrificante". (p. 346-350)
 
*{{NDR|Su James Stewart}} Nessun'altra star di sesso maschile ha mai saputo mostrare altrettanto bene il dolore e la paura provocati dalla violenza. O anche l'angoscia devastante provocata dalla perdita dell'amore. Emozioni cristallizate nei brevi attimi della frenetica lotta finale di ''"La finestra sul cortile"'', quando il cattivo scaraventa Jimmy attraverso la finestra di casa sua: dolore straziante e terrore concentrati in pochi secondi. (p. 351)
*{{NDR|Su James Stewart}} Una certa stoica fragilità faceva parte integrante del suo personaggio, e degli ambigui eroi che aveva spesso interpretato. (p. 351)
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*Era bellissimo stare con Berry e con Tony: era tanto facile sbottonarsi con loro, essere sinceri senza timore d'essere giudicati, o fraintesi, o usati. (p. 573)
*{{NDR|Su [[Anthony Perkins]]}} L'umorismo di Tony era sempre stato piuttosto nero, pieno di ironia e della capacità di vedere le cose da più punti di vista contemporaneamente. (p. 574)
*{{NDR|[[Frank Sinatra]]}} Il seduttore per antonomasia che corteggiava e conquistava tutte le bellezze del mondo, aveva concluso la sua vita in una relazione insoddisfacente; una relazione che sopportava, a dire del suo road manager, perchè sentiva di meritare una punizione. Il suo vecchio amico [[Jerry Lewis]], che gli telefonava spesso nei suoi ultimi anni, è d'accordo: "Si, si. Il vecchio Frank era bravissimo a fustigarsi". (ppp. 346577-350578)
*Ho sempre trovato sorprendente l'aria sperduta che aveva spesso [[Frank Sinatra|Sinatra]] quando non cantava, o non interpretava un ruolo. Per esempio, quando si metteva a scherzare con Dean Martin non aveva mai la presenza di spirito e la disinvoltura di altri membri del Rat Pack; non era svelto a improvvisare, non era un battutista, eppure gli piaceva ridere a quei rapidi scambi di battute Una delle cose che ricordo meglio di lui è lo sguardo: il distacco, e la tristezza dietro il distacco. (p. 346-350598)
*Questa è un'altra delle cose che ricordo di lui: era di scorza dura, ma sempre gentile. (p. 346-350598)
*Quel che Lauren Bacall chiamava "la maledetta personalità mercuriale" di [[Frank Sinatra|Frank]], con i suoi alti e i suoi bassi. (p. 346-350599)
*Lauren Bacall mi disse che aveva "adorato" i suoi periodi buoni con [[Frank Sinatra|Frank]], ma che poteva diventare "freddo come il ghiaccio"; e ammise che restare vittima di quella freddezza poteva essere "proprio terrificante". (p. 346-350598)
 
== Bibliografia==