Igor Sibaldi: differenze tra le versioni

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*Questo è l'avvio della tragedia, la più illustre tra le tragedie russe, cupa e feroce come le prime sillabe del cognome turcheggiante dei suoi protagonisti: ''kara'', che nelle lingue turco-tatare significa appunto "nero", e che in russo vuol dire "punizione". <ref name=Dostoevskij>citato in Fëdor Dostoevskij, ''Introduzione a I fratelli Karamàzov'', Mondadori, 1994, ISBN 8804527234</ref>
*Quel mondo era ed è bensì sgombro di per sé, dinanzi ai due giovani ingenui sopravvissuti Alëša e Dmítrij, illuminato da sempre da una luce limpida e impietosa, alla quale si può socchiudere gli occhi, per cominciare a vivervi, soltanto sotto il segno pesantissimo della ''colpa'': e non la colpa giovanile del desiderio di parricidio [...]. Bensì una colpa infinita [...] la colpa universale di cui parlano Dmítrij rinato e Alëša alla fine: una volontà di soffrire e pagare "per tutto gli uomini", per sempre, verso una meta invisibile e sconosciuta. <ref name=Dostoevskij/>
*{{NDR|Su ''I fratelli Karamàzov''}} Sarebbe altresì possibile andare oltre [...] in questa assimilazione a [[Jung]]: riconducendo [...] tutti e quattro i fratelli alle quattro parti dell'intero individuale, Ivàn il pensiero, Dmítrij la sensazione, Alëša il sentimento, Smerdjakçv l'intuizione. <ref name=Dostoevskij/>
*Il lettore [...] avverte, nel procedere della lettura, la pressione particolarissima dell'elemento tragico: quella strana, vitrea dimensione cilindrica che si stringe, si stringe tutta da soffocare, e quanto più si stringe tanto più obbliga a guardare verso l'alto, dove il cilindro è irragiungibilmente aperto. <ref name=Dostoevskij/>
*''I fratelli Karamàzov'' rientra appieno nella legge di questa nostalgia tragica dell'iniziazione [...]. E gi altri suoi motivi fondamentali - la Necessità, lo stringersi via via di ciascun destino, la paura, gli incubi, l'omicidio, le prove-"tribolazioni", la reclusione, la prossimità con gli Altri Mondi, le illuminazioni e, continuamente intercalate tra questi, le istillazioni meticolose di sapienza e di dottrina - si compongono intorno al lettore che vi si addentra in una struttura indubbiamente ''rituale''. <ref name=Dostoevskij/>