Carolina Kostner: differenze tra le versioni

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*Mi affeziono molto ai costumi di gara, non ho un preferito però, ognuno ha la sua storia.
*Per me la gara è sempre una gara, e la tensione non mi piace molto. È perchè di solito non ho tanta pazienza, e quando sei in camera che aspetti che sia l'ora di andare... "Ah, ancora un'ora!" – è difficile. Ma lo è anche guardare la gara nel pubblico, dalle tribune... vieni e vedi quelli che fanno benissimo e altri che vanno meno bene, e non si può fare niente per aiutarli, sei impotente.
 
{{intestazione|Intervista di Michele Cucuzza, ''[http://www.michelecucuzza.com/documenti/stampa/divadonna9.pdf Kostner: «Sogno l'oro ai Mondiali di Nizza»]'', ''Diva e Donna'', 17 gennaio 2012, p. 48}}
*La mia avversaria più pericolosa sono io stessa.
*Gareggio per passione, mi diverto, è chiaro che voglio vincere, ma la mia vita non dipende più dal risultato.
*Non amo essere un personaggio pubblico, sono molto riservata, vivo per il mio sport e non mi va di fare notizia per nient'altro. Se posso dare esempio a qualcuno che si rende conto che nella vita bisogna avere fiducia e pazienza, sono molto felice, ma non desidero essere valutata più di quel che sono.
 
{{intestazione|Intervista di Piero Valesio, ''Carolina: «Addio paura»'', ''Tuttosport'', 21 gennaio 2012}}