Kaṭha Upaniṣad: differenze tra le versioni

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:Questo [Puruṣa] è profondamente nascosto in tutti gli esseri: non appare manifestazione come ātman, ma viene realizzato grazie a una intuizione concetrata ed estremamente acuta da coloro che percepiscono le cose [più] sottili. (I, III, 12; 2010)
::Questo ''ātman'' [''puruṣa''], che è nascosto in tutte le creature, non si rende visibile: è percepito soltanto dai sottili veggenti dallo spirito fine e acuto. (I, III, 12; 2007)
*Come avviene che l'[[aria]], pur essendo una, una volta penetrata nel mondo, si adatta a ogni forma, assumendola, così pure questo ''[[ātman]]'', che è insito in ogni creatura, sebbene unico, riempie ogni forma e lo spazio attorno. (II, 5, 10)<ref>Citato in [[Alain Daniélou]], ''Miti e dèi dell'India'', traduzione di Verena Hefti, BUR, 2008.</ref><ref>Numerato come II, II, 10 in Raphael (vedi Discussione).</ref>
*È difficile camminare sul filo di un rasoio; così, dice il saggio, è aspro il cammino verso la salvezza.<ref>Citato in epigrafe a [[William Somerset Maugham|W. Somerset Maugham]], ''Il filo del rasoio'', traduzione di Maria Martone, Arnoldo Mondadori Editore, Verona, 1946, p. 7.</ref>
:''The path is as sharp as a razor, impassable and difficult to travel, so the wise declare.'' (III, 14)<ref>Testo originale inglese in ''[http://www.yoga-age.com/upanishads/katha.html Katha Upanishad]'', traduzione dal sanscrito di Swami Paramananda.</ref>