Curzia Ferrari: differenze tra le versioni

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*{{NDR|I vescovi}} Decisero di liquidare gli spriti maligni ficcandoli dentro le bottiglie vuote che avevano messe sotto gli scanni, e di incerarle, dopo averle ben tappate, così che non se ne parlasse più. Ma qualche spirito dannatissimo cominciò a strusciarsi contro il vetro rabbiosamente, e struscia e struscia gli riuscì di scappare. Così è tornato per le valli e ogni tanto compie qualche triste impresa come quella appunto di guastare la primavera o l'estate.<ref name=Gas>.</ref>
*Il russo è incline a sopravvivere su posizioni metafisiche e non su quelle immanenti; il senso del miracolismo, che si manifesta in lui sotto forma di perenne attesa, è una specie di malattia cronica. L'[[anima]] dell'uomo occidentale, al suo confronto è corazzata e refrattaria. [[Sergej Aleksandrovič Esenin|Esenin]] è l'esponente più fervido di questa alienazione. <ref name=Esenin>citato in Sergej Aleksandroic Esenin, ''Russia e altre poesie'', Baldini Castoldi Dalai editore, traduzione di Curzia Ferrari, 2007</ref>
*C'erano poeti, allora, che erano cavalli da tiro come [[MajakovskiijMajakovskij]]. [[Esenin]] sembrava un angelo caduto sulla terra per caso, a parte il carattere che forse di angelo non era e fu notevolmente peggiorato dal contatto con la città. Aveva il passo leggero, sapeva danzare con grazia - alla russa - la sua timidezza nascondeva una grande voracità di gloria, era volubile, ingenuo, istintivo, malinconico, depresso, elegante, bello - anzi bellissimo. Slanciato, profilo gentile, gli occhi di un azzurro intenso, e i capelli d'oro a boccoli. Da piccolo, lo vestivano da bambina. <ref name=Esenin/>
 
==Citazioni su Curzia Ferrari==