Claudia Cardinale: differenze tra le versioni

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*[...] si deve fare attenzione che le emozioni dei nostri personaggi non ci divorino. È la condizione ''sine qua non'' per l'esercizio del nostro mestiere. [...] Colui che costruisce il proprio personaggio solo con l'ausilio dell'intelligenza, della freddezza o del cinismo, che si accontenta di mimare, come una scimmia, non può essere un attore. Non bucherà mai lo schermo. È indispensabile vivere dall'interno le emozioni che esprimiamo. (p. 128-129)
*[[Peter Sellers]] che ci faceva tanto ridere sul set che a volte era difficile girare con lui, nel momento in cui le cineprese si spegnevano era il più cupo degli uomini. [...] Non ho mai conosciuto un attore più triste nella vita. Era facile indovinare perché aveva bisogno di recitare! Non si piaceva, continuava a deridersi. [...] Il formidabile Peter Sellers faceva cinema perché, al di fuori del set, non si sentiva esistere. (p. 144)
*Steve {{NDR|[[Steve McQueen|Steve]]}} era un tipo strano, anche lui molto sensibile, silenzioso, inaccessibile. (p. 153)
*Per una donna, non è mai facile girare le riprese con un'altra donna. Io ho avuto il privilegio di recitare con attori straordinari, e so che la riuscita del film si basa innanzitutto sulla complicità che si instaura tra i partner. [...] Con una donna è difficile stabilire questo legame, perché il primo sentimento che affiora è la rivalità. Le attrici si comportano duramente l'una con l'altra. È il mestiere che lo esige. Non sopportano di non essere la più bella, e si sentono subito schiacciate, minacciate, a disagio. Ma più tentano di affermare la loro superiorità, più, in realtà, hanno bisogno di nascondere la loro fragilità. (p. 174)
*Sì, [[Robert De Niro|De Niro]] era il tipo d'uomo che mi piace. Ma gli ho resistito ed è diventato un amico. Le donne non sanno cosa si perdono cedendo a coloro che le corteggiano. Quando non si cade nella trappola della facilità, si instaura un altro tipo di rapporto, basato sulla complicità. È una relazione più duratura e molto più forte. (p. 186)