Sergej Aleksandrovič Esenin: differenze tra le versioni

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*La luna, rana d'oro del cielo. (frammento da ''L'acero antico'')
*Teneramente malato di memorie infantili | Sogno la [[nebbia]] e l'umido delle sere d'[[aprile]]. (frammento da ''Confessioni di un teppista'')
*Ed è forse un gioco dilettevole l'amore? | Mi baci, e le tue labbra sono di metallo. (frammento di poesia senza nome, tratta dalla raccolta, ''Mosca delle bettole'', 1923)
*Immaginare qualcosa di nuovo, | di sconosciuto all'erba e alle zolle, | un qualcosa che appartenga solo al cuore | e all'uomo sia impossibile dare un nome. (frammento di poesia senza nome, tratta dalla raccolta, ''Mosca delle bettole'', 1923)
*{{NDR|Versi scritti col sangue la notte prima del suicidio}} O caro amico addio, senza parole, | senza versare lacrime o sorridere. | Morire non è nuovo sotto il sole, | ma più nuovo non è nemmeno vivere. <ref name=Poggioli/>
*Ho [[vergogna]] di aver creduto in [[Dio]], | ma mi duole di non credervi più. <ref name=Poggioli>citato in Renato Poggioli, ''Il fiore del verso russo'', Passigli, 1998</ref>
*Voglio vivere, vivere, vivere | Ditemi che fare per amor del cielo | E io qualunque cosa farò | Pur di stormire nel giardino dei viventi. (frammento da ''Pugacëv'')
*In ogni cosa viva c'è un'impronta. Segnata a fondo dalla prima età.{{c|Priva di fonte}}