Ferdinando Petruccelli della Gattina: differenze tra le versioni

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*Poi vi sono le farfalline. Sfido chi possa assicurare a qual ''nuance'' della destra appartengono Broglio, Alfieri, Scialoia ed oggi Minghetti - ed altri parecchi. Nelle prime settimane videsi anche qualche cosa di più curioso. Un deputato siciliano, il signor Paternostro, andarsene alla destra per attaccare qualche deputato dell'estrema sinistra, onde esser sostenuto e sedere nondimeno alla sinistra, a lato di Lafarina, suo capo di fila. Queste due altre farfalle si sono ora fissate - non è duopo dir dove. Un bey dell'Impero Ottomano ed un consigliere di Stato del Regno d'Italia non poterono incanalarsi tra gli onorevoli della sinistra.
*I miei colleghi, di sotto, vanno, vengono, rimuovonsi, leggono i giornali e mi confondono, mi forviano. Il presidente strimpella col suo campanello. Gl'intolleranti interrompono. Si rumoreggia, si strepita, si sbadiglia - ohimè! si sbadiglia.
*Il conte di [[Camillo Benso, conte di Cavour|Cavour]], senza contestazione, è il terzo uomo di Stato d'Europa – con [[Henry John Temple, III visconte Palmerston|Lord Palmerston]] e l'Imperator [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]]. La perdita di questo uomo, nelle circostanze attuali, sarebbe, per l'[[Italia]], una sventura irreparabile. La forza del conte di Cavour non è nei suoi principii; egli non ne ha alcuno d'inesorabilmente determinato. Ma egli ha uno scopo, uno scopo fisso, netto, la di cui grandezza avrebbe data la vertigine a tutt'altro uomo – dieci anni fa – quello cioè di formare un'Italia una ed indipendente. […] Il signor di Cavour possiede la conoscenza generale degli affari; egli ha delle idee larghe, molto liberali, niente complicate; ma egli manca dell'abilità pratica della messa in scena. […] Il diplomatico è un gigante; l'amministratore, mediocre; l'uomo, un antitesi. Con lui non si resta giammai in un'attitudine indeterminata: gli si ubbidisce o gli si addiviene ribelle. È non lascia menarsi dai suoi amici, non conta i suoi amici. È il pensiero d'Italia, all'estero; all'interno, ne è il cuore. Egli è l'anima sempre del Gabinetto, che in lui s'identifica, s'illusa, direbbe [[Dante]].
*Vi è una categoria di [[Deputato|deputati]] che ha la malattia di proporre delle leggi per avere l'occasione di recitare un piccolo discorso meditato, mandato a memoria per sei settimane.
*Il conte di [[Camillo Benso, conte di Cavour|Cavour]], senza contestazione, è il terzo uomo di Stato d'Europa – con [[Henry John Temple, III visconte Palmerston|Lord Palmerston]] e l'Imperator [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]]. La perdita di questo uomo, nelle circostanze attuali, sarebbe, per l'[[Italia]], una sventura irreparabile. La forza del conte di Cavour non è nei suoi principii; egli non ne ha alcuno d'inesorabilmente determinato. Ma egli ha uno scopo, uno scopo fisso, netto, la di cui grandezza avrebbe data la vertigine a tutt'altro uomo – dieci anni fa – quello cioè di formare un'Italia una ed indipendente. […] Il signor di Cavour possiede la conoscenza generale degli affari; egli ha delle idee larghe, molto liberali, niente complicate; ma egli manca dell'abilità pratica della messa in scena. […] Il diplomatico è un gigante; l'amministratore, mediocre; l'uomo, un antitesi. Con lui non si resta giammai in un'attitudine indeterminata: gli si ubbidisce o gli si addiviene ribelle. È non lascia menarsi dai suoi amici, non conta i suoi amici. È il pensiero d'Italia, all'estero; all'interno, ne è il cuore. Egli è l'anima sempre del Gabinetto, che in lui s'identifica, s'illusa, direbbe [[Dante]].
*[[Francesco De Sanctis|De Sanctis]] sa di politica quanto gli uscieri della Camera.
*[[Francesco Crispi|Crispi]] sarà ministro un dì - certo - e forse in epoca non lontana - né sarà dei peggiori che afflissero Italia.