Orson Welles: differenze tra le versioni

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==''Io, Orson Welles''==
*Personalità. Non presumo di risolvere questo mistero. Ma conta sempre più della tecnica. Per esempio, chi conosce la tecnica meglio di [[Laurence Olivier|Olivier]]? Certo che, se la recitazione cinematografica dipendesse in modo significativo da una tecnica particolare [[Laurence Olivier|Larry]] se ne sarebbe impadronito. Eppure per quanto bravo sia al cinema, è solo un'ombra dell'attore che impone la sua presenza sulle scene teatrali. Perchè la macchina da presa sembra diminuirlo? E ingrandire [[Gary Cooper]], che di tecnica non ne sapeva un bel niente? (p.48-49)
[*{{NDR|Alla domanda di Bogdanovich se esista qualcosa che si chiama recitazione cinematografica]}} Esistono attori cinematografici. [[Gary Cooper|Cooper]] era un attore cinematografico, il caso classico. Lo vedevi lavorare sul set e pensavi: "Dio mio, questa dovranno rigirarla!". Praticamente, sembrava che non ci fosse. E poi vedevi i giornalieri, e riempiva lo schermo. (p.48-49)
*Non mi piace parlare di cinema, ne ho abbastanza, di parlare di film. [...] Giusto. Naturalmente hai ragione tu. Se il nostro amato cinema (e naturalmente quando dico "amato" sono serissimo, perché in effetti noi lo amiamo appassionatamente), beh, se il nostro amato cinema smette di essere la grande ossessione contemporanea, allora la creta per le nostre amate statue resterà in mano ai distributori. Cioè, sará gettata ai cani – e noi dove andiamo a finire?
 
*Anzitutto, credo che un critico ne sappia sempre di più sull'opera di un artista dell'artista stesso. Ma, allo stesso tempo, ne sa di meno: la funzione del critico è proprio quella di saperne contemporaneamente di più e di meno dell'artista.
 
*Non sará sembrato che dicessi che il teatro è finito, vero? Ci sono dei grandi artisti che continuano a lavorarci, ma non è più collegato alla centrale elettrica principale. Il teatro resiste come un divino anacronismo; come l'opera lirica e il balletto classico. Un'arte che è rappresentazione più che creazione, una fonte di gioia e di meraviglia, ma non una cosa del presente.
*Ho cominciato dalla cima e mi sono fatto strada verso il fondo.
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*[...] non c'è un altro mestiere al mondo in cui un uomo possa andare allegramente avanti per trent'anni senza che nessuno mai s'accorga ch'è un incompetente. Dagli un buon copione, un buon cast, e un buon montatore o anche uno solo di questi elementi – e tutto quel che deve dire è "azione" e "buona", e il film si fa da solo.
*La regia cinematografica è il perfetto rifugio per i mediocri. Ma quando un buon regista fa un cattivo film, l'universo intero sa chi ne è responsabile.
 
*Il vero autore-regista deve essere tanto ma tanto migliore del normale professionista. Quando non lo è, si vede eccome. Gli impiegati stanno al sicuro, i creativi su qualche ciglio di burrone – che è proprio il posto loro, naturalmente.
 
*Credo di essere fatto per Conrad. Secondo me, ogni storia di Conrad è un film. Non c'è mai stato un film da Conrad, per la semplice ragione che nessuno l'ha mai fatto com'è scritto. La mia sceneggiatura era fedelissima a Conrad. E io credo che appena qualcuno farà come dico si ritroverà un successo fra le mani