Laurence Olivier: differenze tra le versioni

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*Nonostante gli impubblicabili giudizi [di Olivier] sulla sua mancanza di esperienza e professionalità, Marilyn era in pratica apparsa nello stesso numero di film (''Il principe e la ballerina'' fu il venticinquesimo film di lei, e il ventottesimo di lui), e i suoi rapporti con la macchina da presa erano ben più intimi di quelli di Olivier: dame [[Sybil Thorndike|Sybil]] aveva ragione. Assistendo al film oggi, Marilyn vi appare lieta e naturale, mentre lui sembra spesso rigido e goffo. ([[Colin Clark]], terzo assistente alla regia)
*Penso che Larry Olivier avesse fatto sacrifici tremendi, soprattutto per il teatro. Merita la sua posizione come primattore del teatro in lingua inglese: non ha rivali. Ma viveva con una disciplina: aveva viaggiato in abbonamento da Brighton per anni, aveva vissuto del magro salario che il National Theatre gli pagava, mantenuto da tutte quelle piccole parti nei film. [...] [[Marlon Brando|Marlon]] non ha mai avuto questo tipo di disciplina. Aveva un talento selvaggio che poteva essere imbrigliato, ma non si poteva controllare l'uomo. Certamente non aveva l'amore per il teatro che ha Larry. ([[Joseph L. Mankiewicz]])
 
==Citazioni di Laurence Olivier==
*{{NDR|Definizione di [[Marilyn Monroe]] davanti alla troupe de ''[[Il principe e la ballerina]]''}} ...una cosuccia deliziosa.<ref name=marilyn>Mike Evans, ''Marilyn'' (''Marilyn Handbook'', MQ Publications Limited, 2004), traduzione di Michele Lauro, Giunti Editore, 2006. ISBN 880904634X</ref>
*{{NDR|A Marilyn Monroe davanti alla troupe de ''Il principe e la ballerina''}} [Devi] tentare di essere sexy.<ref name=marilyn></ref>
*{{NDR|Su Marilyn Monroe}} Il suo lavoro la spaventava, e pur disponendo di indubbio talento credo che opponesse una resistenza inconscia alla disciplina di attrice. Ma era affascinata dalla mistica del mestiere, e contenta come una bimba quando la si fotografava. Gestiva tutta la faccenda del divismo con un'ineffabile, astuta, evidente disinvoltura.<ref name=marilyn></ref>
:''Her work frightened her, and although she had undoubted talent, I think she had a subconscious resistance to the exercise of being an actress. But she was intrigued by its mystique and happy as a child when being photographed; she managed all the business of stardom with uncanny, clever, apparent ease.''<ref name=milton>Silja Schriever, ''Marilyn by Milton Greene'', earBOOKS, Germania, 2007. Libro fotografico con 2 CD. ISBN 9783940004024</ref>
*{{NDR|Su Marilyn Monroe}} Era del tutto in balìa di grancasse pubblicitarie e sensazionalismi... e venne sfruttata oltre ogni limite.<ref name=marilyn></ref>
 
==Bibliografia==