Prostituzione: differenze tra le versioni

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*Come l'operaio si ritrova alienato nel suo stesso prodotto, così, grosso modo, la [[donna]] trova la sua alienazione nella commercializzazione del suo corpo. ([[Juliet Mitchell]])
*È dal cuore che parte la prostituzione, ma è anche dal cuore che può iniziare il bene. ([[Oreste Benzi]])
*È noto che a [[Napoli]] la immagine della [[Maria|Vergine]] non solamente è affissa su tutti i canti delle vie, ma anche nelle botteghe le più profane, nei caffè, nelle taverne e perfino ne' postriboli. Le prostitute, alla pari delle donne oneste, si addormentano la sera, sotto l'immagine della [[Maria|Madre di Dio]], che esse, per devoto pudore, tengono velata durante le loro turpitudini. ([[Marc Monnier]])
*I lupanari erano autorizzati a condizione che si trovassero fuori delle mura della città e venissero aperti al pubblico dopo calate le tenebre. Tutte le meretrici erano registrate presso gli uffici civici e dovevano indossare la toga invece della stola. ([[Jim Bishop]])
*I maschi devono capire che se vanno dalle prostitute contribuiscono a schiavizzare queste ragazze e a incrementare le organizzazioni criminali. ([[Oreste Benzi]])
*Io non so se sia nata prima la prostituzione o il [[capitalismo]], ma Sombart ha scoperto che la donna e il [[denaro]] sono due termini dipendenti l'uno dall'altro. ([[Mario Mariani]])
*La adultera che piange la vergogna che la turba dinnanzi al [[figlio]], non è così degna di venerazione come la vergine che singhiozza sulla perduta verginità dell'[[anima]] sua [...]. ([[Carlo Maria Franzero]])
*La [[critica]] non ha mai rivelato un grande [[scrittore]] o autore drammatico ai suoi primi passi e ha sempre soltanto cercato di demolirlo quando lo vedeva circondato dal favore del [[pubblico]]. Salvo poi a prostituirsi in salamelecchi ufficiali quando lo scrittore era ormai una [[gloria]] certa. ([[Mario Mariani]])
*La forma più evidente di sfruttamento è la prostituzione: questo è il modo in cui la [[borghesia]] attacca addirittura fisicamente il proletariato... La donna è sfruttata come oggetto della libidine maschile e come macchina per produrre figli. ([[Friedrich Engels]])
*La meretrice, a qualunque categoria si appartenga, e per quanto si voglia abbruttita nel cinismo del vizio, guarda sempre con invidia, con astio e con livore la donna onesta. Non potendo essa più innalzarsi all'altezza, dalla quale precipitò sì giù, vorrebbe trarre le altre donne nella medesima bassezza. ([[Francesco Mastriani]])
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*Le meretrici, quanto più di vergogna hanno, tanto sono da meno; perciocché l'officio loro è di compiacere per denari a chiunque le richiede; perciò lo avere vergogna, quantunque per sé cosa lodevole sia, men compiute nell'officio loro a fare ne le viene; laddove l'esserne senza, che di natura sua è biasimevole, da molto più divenire le fa. ([[Giovanni Della Casa]])
*Le prostitute dicevano che la maggior parte degli uomini avrebbe dovuto conoscere la [[donna]] quanto i protettori. ([[Malcolm X]])
*Le prostitute sono più vicine a [[Dio]] delle [[Donna|donne]] [[Onestà|oneste]]: han perduto la [[superbia]] e non hanno più l'[[orgoglio]]. Non si [[gloria]]nogloriano di quel nulla di cui la matrona si onora. Posseggono l'[[umiltà]], [[pietra]] angolare delle [[virtù]] gradite al [[Cielo]]. ([[Anatole France]])
*Le puttane svolgono le stesso lavoro dei preti ma molto più scrupolosamente. ([[Robert Anson Heinlein]])
*[...] non c'è dubbio, una donna deve morire piuttosto di prostituire il suo onore e la sua onestà qualunque sia la tentazione. ([[Daniel Defoe]])
*Per abolire la prostituzione bisognerebbe abolire gli [[uomo|uomini]]. ([[Maria Teresa d'Asburgo]])
*Per [[onore]] della nostra [[natura]] non rigettiamo la [[speranza]], che l'antico amante torni sul luogo della infamia; egli non avrà, egli non potrà avere il [[coraggio]] di porre il velo bianco ed i fiori di arancio sulla fronte polluta della meretrice, ma può trarla dall'abisso nel quale è caduta, procurarle una [[esistenza]] meno orribile, meno vergognosa, che le faccia conoscere la vecchiezza, la quale non vedranno le sue compagne. ([[Nicola Santamaria]])
*Poche cose sono certe e continuative nella storia dell'[[umanità]] come l'andare a puttane. ([[Giampiero Mughini]])
*[...] quando due persone si amano, si appartengono per diritto divino. Quando [[Gesù|il Salvatore]] perdonò alla adultera non giustificò forse nell'[[umanità]] il [[desiderio]] amoroso? ([[Carlo Maria Franzero]])
*''Quando ho imparato che bisogna salire... | E fare finta che amore, tu non sai cos'è! | E ogni volta dirò che è la prima volta... | Affidandomi al caso e alla mia incoscienza... | Lasciando sull'asfalto, un po' di me!'' ([[Renato Zero]])
*Quando una donna è costretta a fare la vita, non ha diritto di avere la patria potestà, è la prostituzione che lo richiede. ([[Romain Gary]])
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*SAINT-ANGE: Bellezza mia, si chiamano così le vittime pubbliche del vizio degli uomini, sempre pronte a darsi per passione o per interesse; buone e rispettabili creature, che la società disprezza e la voluttà esalta; assai più necessarie alla società delle puritane [...]. ([[Donatien Alphonse François de Sade]])
*Salivano voci e voci e canti di fanciulli e di lussuria per i ritorti vichi dentro dell'ombra ardente, al colle al colle. A l'ombra dei lampioni verdi le bianche colossali prostitute sognavano sogni vaghi nella luce bizzarra al vento. ([[Dino Campana]])
*Sapete chi era Aspasia, signore?... Quantunque ella vivesse in un'epoca in cui le donne non avevano ancora un'[[anima]], era un'anima; un'anima color rosa e porpora, più ardente del [[fuoco]], più fresca dell'aurora. Aspasia era creatura in cui i due estremi della [[donna]] s'univano; era la prostituta dea. [[Socrate]] più [[Antoine François Prévost|Manon Lescaut]]. Aspasia fu creata nel caso fosse necessitata una meretrice a [[Prometeo]]. ([[Victor Hugo]])
*''Sognai d'essere venuto alle nozze d'una bella e casta vergine, e mi sono svegliato fra le braccia d'una laida meretrice''. ([[Vincenzo Monti]])
*''Un dirmi ch'io gli presti e ch'io gli dia | or la veste, or l'anello, or la catena, | e, per averla conosciuta a pena, | volermi tutta tôr la robba mia.'' ([[Francesco Berni]])