Pietro Metastasio: differenze tra le versioni

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*''L'arido legno | Facilmente s'accende, | E più che i verdi rami, avvampa, e splende''. (da ''Asilo d'amore'')
*''L'occasion si attenda, e se non giunge | nascer la si faccia.'' (da ''L'Achille in Sciro'')
*''Madre comune | d'ogni popolo è [[Roma]] e nel suo grembo | accoglie ognun che brama | farsi parte di lei. Gli amici onora; | perdona a' vinti; e con virtù sublime | gli oppressi esalta ed i superbi opprime''. (da ''Adriano in Siria'', 45)
*''Non vada un picciol legno | a contrastar col vento, | a provocar lo sdegno | d'un procelloso mar''. (da ''Pel giorno natalizio di Maria Teresa Imperatrice Regina'')
*''Non so se la [[speranza]] | Va con l'inganno unita: | so che mantien in vita | qualche infelice almen.'' (da ''Zenobia'', atto II, scena II)
*''Piaga d'acuto acciaro | sana l'acciaro istesso | ed un [[veleno]] è spesso | riparo all'altro ancor''. (da ''Semiramide'', 390)
*''Saggio guerriero antico | mai non ferisce in fretta: | esamina il nemico, | il suo vantaggio aspetta, | e gli impeti dell'ira | cauto frenando va. | Muove la destra e il piede, | finge, s'avanza e cede, | fin che il momento arriva | che vincitor lo fa''. (da ''Adriano'', atto II)
*''Se a ciascun l'interno affanno | Si leggesse in fronte scritto | Quanti mai, che invidia fanno | Ci farebbero pietà!'' (da ''Giuseppe Riconosciuto'')
*''Se [[Dio]] veder tu vuoi, | guardalo in ogni oggetto; | cercalo nel tuo petto, lo troverai con te''. (da ''Se Dio veder tu vuoi...'')
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*''Tutte l'onde son funeste | a chi manca [[coraggio|ardire]] e [[speranza|speme]] | e si vincon le tempeste | col saperle tollerar.'' (da ''L'eroe cinese'', atto II, scena IV)
*''[[Parola|Voce]] dal sen sfuggita | poi richiamar non vale: | non si trattien lo strale, | quando dall'arco uscì.'' (da ''Ipermetra'')
 
===''Adriano in Siria''===
===[[Incipit]]===
<center>Gran piazza d'Antiochia magnificamente adorna di trofei militari, composti d'insegne, armi ed altre spoglie de' barbari superati. Trono imperiale da un lato. Ponte sul fiume Oronte, che divide la città suddetta.<br>''Di qua dal fiume'' ADRIANO, ''sollevato sopra gli scudi da' soldati romani,'' AQUILIO, ''guardie e popolo. Di là dal fiume'' FARNASPE ''ed'' OSROA ''con séguito di Parti, che conducono varie fiere ed altri doni da presentare ad Adriano''</center>
<poem>'''Coro di soldati romani''' Vivi a noi, vivi all'impero,
Grande Augusto, e la tua fronte
Su l'Oronte prigioniero
S'accostumi al sacro allòr.
Della patria e delle squadre
Ecco il duce ed ecco il padre,
In cui fida il mondo intero,
In cui spera il nostro amor.
Palme il Gange a lui prepari,
E d'Augusto il nome impari
Dell'incognito emisfero
Il remoto abitator.</poem>
 
===Citazioni===
*''Agl'infelici | Difficile è il morir''. (I, 14)
*''Madre comune | d'ogni popolo è [[Roma]] e nel suo grembo | accoglie ognun che brama | farsi parte di lei. Gli amici onora; | perdona a' vinti; e con virtù sublime | gli oppressi esalta ed i superbi opprime''. (da ''Adriano in Siria'', 45)
*''Non è ver che sia la [[morte]] | Il peggior di tutti i mali; | È un sollievo de' mortali | Che son stanchi di soffrir''. (III, 6)
*''Saggio guerriero antico | mai non ferisce in fretta: | esamina il nemico, | il suo vantaggio aspetta, | e gli impeti dell'ira | cauto frenando va. | Muove la destra e il piede, | finge, s'avanza e cede, | fin che il momento arriva | che vincitor lo fa''. (da ''Adriano'', atto II)
 
==''Attilio Regolo''==
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Per te d'esser mortali
Noi ci scordiam talor.</poem>
 
===''Adriano in Siria''===
<center>Gran piazza d'Antiochia magnificamente adorna di trofei militari, composti d'insegne, armi ed altre spoglie de' barbari superati. Trono imperiale da un lato. Ponte sul fiume Oronte, che divide la città suddetta.<br>''Di qua dal fiume'' ADRIANO, ''sollevato sopra gli scudi da' soldati romani,'' AQUILIO, ''guardie e popolo. Di là dal fiume'' FARNASPE ''ed'' OSROA ''con séguito di Parti, che conducono varie fiere ed altri doni da presentare ad Adriano''</center>
<poem>'''Coro di soldati romani''' Vivi a noi, vivi all'impero,
Grande Augusto, e la tua fronte
Su l'Oronte prigioniero
S'accostumi al sacro allòr.
Della patria e delle squadre
Ecco il duce ed ecco il padre,
In cui fida il mondo intero,
In cui spera il nostro amor.
Palme il Gange a lui prepari,
E d'Augusto il nome impari
Dell'incognito emisfero
Il remoto abitator.</poem>
 
===''Alessandro nell'Indie''===