Silvio Pellico: differenze tra le versioni

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'''Silvio Pellico''' (1789 – 1854), patriota, scrittore e poeta italiano.
 
*[[Amore]] è di sospetti fabbro. (da ''Francesca da Rimini'', atto I, scena II)
*''Chi ragion vuol tutta gelo | Senza slanci, senza affetto, | Tarpa l'ali all'intelletto, | Non s'innalza fino al ver.'' (da ''Le processioni'')
*Non v'è in terra virtù senza pianto. (da ''La redenzione'')
*''T'amo, Francesca, t'amo, | E disperato è l'amor mio!'' (da ''Francesca da Rimini'', atto III, scena II)
*''Vederti, udirti, e non amarti... umana | cosa non è.'' (da ''Francesca da Rimini'', atto I, scena V)
 
==''Dei doveri degli uomini''==
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*Tutto ciò che impari, t'applica ad impararlo con quanta più profondità è possibile. Gli studi superficiali producono troppo spesso uomini mediocri e presuntuosi.
 
==''LeFrancesca mieda prigioniRimini''==
===[[Incipit]]===
Il venerdì 13 ottobre 1820 fui arrestato a [[Milano]], e condotto a Santa Margherita. Erano le tre pomeridiane. Mi si fece un lungo interrogatorio per tutto quel giorno e per altri ancora. Ma di ciò non dirò nulla. Simile ad un amante maltrattato dalla sua bella, e dignitosamente risoluto di tenerle broncio, lascio la politica ov'ella sta, e parlo d'altro.<br />
Alle nove della sera di quel povero venerdì, l'attuario mi consegnò al custode, e questi, condottomi nella stanza a me destinata, si fece da me rimettere con gentile invito, per restituirmeli a tempo debito, orologio, denaro, e ogni altra cosa ch'io avessi in tasca, e m'augurò rispettosamente la buona notte.
 
===Citazioni===
*Chi opera per sincera [[coscienza]] può [[errore|errare]], ma è [[purezza|puro]] innanzi a Dio.
*Il vivere [[Libertà|libero]] è assai più bello del vivere in carcere; chi ne dubita?
*L'[[uomo]] si reputa migliore, aborrendo gli altri.
*La disgrazia di non [[piangere]] è una delle più crudeli ne' sommi dolori.
*Non v'è dubbio che ogni condizione umana ha i suoi [[dovere|doveri]]. Quelli d'un infermo sono la [[pazienza]], il [[coraggio]] e tutti gli sforzi per non essere inamabile a coloro che gli sono vicini.
*Simile ad un amante maltrattato dalla sua bella, e dignitosamente risoluto di tenerle il broncio, lascio la politica ov'ella sta, e parlo d'altro.
*Un'anima umana, nell'età dell'[[innocenza]], è sempre rispettabile.
*Una diffidenza moderata può esser savia: una diffidenza oltrespinta, non mai.
 
==[[Incipit]] di ''Poesie scelte''==
===''Francesca da Rimini''===
''Esce'' LANCIOTTO ''dalle sue stanze per andare all'incontro di'' GUIDO, ''il quale giunge. Si abbracciano affettuosamente''.<br>
<poem>'''Guido'''. Vedermi dunque ella chiedea? Ravenna
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Me le recava; e mi diceva.... Io t'amo.</poem>
 
===Citazioni===
*''[[Amore]] è di sospetti fabbro''. (da ''Francesca da Rimini'', atto I, scena II)
*''Vederti, udirti, e non amarti... umana | cosa non è.'' (da ''Francesca da Rimini'', atto I, scena V)
*''Bella | Come un angel, che Dio crea nel più ardente | Suo trasporto d'amor''. (III, 2)
*''T'amo, Francesca, t'amo, | E disperato è l'amor mio!'' (da ''Francesca da Rimini'', atto III, scena II)
 
==''Le mie prigioni''==
===[[Incipit]]===
Il venerdì 13 ottobre 1820 fui arrestato a [[Milano]], e condotto a Santa Margherita. Erano le tre pomeridiane. Mi si fece un lungo interrogatorio per tutto quel giorno e per altri ancora. Ma di ciò non dirò nulla. Simile ad un amante maltrattato dalla sua bella, e dignitosamente risoluto di tenerle broncio, lascio la politica ov'ella sta, e parlo d'altro.<br />
Alle nove della sera di quel povero venerdì, l'attuario mi consegnò al custode, e questi, condottomi nella stanza a me destinata, si fece da me rimettere con gentile invito, per restituirmeli a tempo debito, orologio, denaro, e ogni altra cosa ch'io avessi in tasca, e m'augurò rispettosamente la buona notte.
 
===Citazioni===
*Chi opera per sincera [[coscienza]] può [[errore|errare]], ma è [[purezza|puro]] innanzi a Dio.
*Il vivere [[Libertà|libero]] è assai più bello del vivere in carcere; chi ne dubita?
*L'[[uomo]] si reputa migliore, aborrendo gli altri.
*La disgrazia di non [[piangere]] è una delle più crudeli ne' sommi dolori.
*Non v'è dubbio che ogni condizione umana ha i suoi [[dovere|doveri]]. Quelli d'un infermo sono la [[pazienza]], il [[coraggio]] e tutti gli sforzi per non essere inamabile a coloro che gli sono vicini.
*Simile ad un amante maltrattato dalla sua bella, e dignitosamente risoluto di tenerle il broncio, lascio la politica ov'ella sta, e parlo d'altro.
*Un'anima umana, nell'età dell'[[innocenza]], è sempre rispettabile.
*Una diffidenza moderata può esser savia: una diffidenza oltrespinta, non mai.
 
==[[Incipit]] di ''Poesie scelte''==
===''Rosilde''===
<poem>Canzoni de' miei padri, antiche istorie