Vittorio Emanuele III di Savoia: differenze tra le versioni

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*Vittorio Emanuele III, corto di statura, congiuntivitico cronico dall'apparenza timidissima, impacciata e paralizzata di chi porta sulle spalle un fardello troppo pesante per la volontà e l'intelligenza di un mediocre, costretto sempre a subire il corso di avvenimenti troppo grandi per lui, era posseduto, in realtà, da una vocazione tanto ossessiva quanto magistralmente dissimulata di salvaguardare ogni briciola dei suoi poteri, dei suoi possessi e dei suoi giudizi. Il topo si mutava in tigre se lo sfiorava un'ombra di timore per l'integrità delle sue prerogative soverchianti e del suo patrimonio miliardario: custoditi le une e l'altro con una passione nevrotica, ma perfettamente armonica con il cumulo di convinzioni feudali e reazionarie di una piccola dinastia montanara. ([[Paolo Pavolini]])
*Vostra Maestà può con un atto di energia metter fine a quanto accade e dividere ancora la sua responsabilità da un regime di oppressione e di morte. Non devo DirLe il modo. Posso dirLe soltanto che non vi è tempo da perdere.<ref>Francesco Barbagallo, ''Francesco Saverio Nitti'', UTET, Torino, 1984, p. 489.</ref> ([[Francesco Saverio Nitti]]) {{NDR|Lettera al re sul [[fascismo]]}}
*Quanto al fantoccio, nonc'è proprio da sperare nulla ([[Anna Kuliscioff]])<ref name=maria/>
*Vittorio Emanuele ha dato la firma non soltanto agli atti di legislazione normale, bensì anche alle iniziative più accentuatamente rivoluzionare, come, per esempio, all'istituzione della M.V.S.N. ([[Benito Mussolini]])<ref name=maria/>
*Il re era estremamente intelligente e sotto certi aspetti contraddittorio. Non si fidava di nessuno. ([[Dino Grandi]])<ref name=maria/>
 
==Note==