Francesco Giuseppe I d'Austria: differenze tra le versioni

*{{NDR|Al Marchese di S. Marzano}} Bisogna che i [[Lombardia|Lombardi]] dimentichino di essere italiani; le mie province d'[[Italia]] non debbono essere unite fra loro che dal vincolo dell'ubbidienza all'imperatore.<ref name=lourdes>citato in [[Gesualdo Vannini]], Introduzione a ''La Vita e le Opere di Raffaello Lambruschini'', Tipografia Guainai, Eboli 1907</ref>

*{{NDR|Ai deputati lombardi che chiedevano libertà e indipendenza}} Non poter esser questione di indipendenza, né di governo costituzionale in un paese conquistato colle armi, senza tener conto degli antichi diritti che il conquistatore aveva su di esso.<ref>citato in [[Gesualdo Vannini]], Introduzione a ''La Vita e le Opere di Raffaello Lambruschini'', Tipografia Guainai, Eboli 1907<name=lourdes/ref>

*Fin tanto che vivo, nessuno deve immischiarsi nel governo.<ref name=maria>Citato in ''Francesco Giuseppe'' di Cesare Marchi, in ''Le ultime monarchie'', p.45, 1973, Istituto Geografico De Agostini.</ref>

*Avanti, o miei bravi, anch'io ho moglie e figlioli.<ref>Discorso prima della battaglia di Solferino ai soldati; Citato in ''Francesco Giuseppe'' di Cesare Marchi, in ''Le ultime monarchie'', p.45, 1973, Istituto Geografico De Agostini.<name=maria/ref>

*Meglio perdere una provincia e non rivedere più simili carneficine.<ref>Discorso dopo la battaglia di Solverino ai soldati; Citato in ''Francesco Giuseppe'' di Cesare Marchi, in ''Le ultime monarchie'', p.45, 1973, Istituto Geografico De Agostini.<name=maria/ref>

*Per il momento il meglio che noi possiamo sperare dall'Italia è che conservi la sua neutralità: per il momento. Ma non appena la nostra fortuna volti, essa non esiterà a passare dalla parte dei nostri nemici.<ref>Parole pronunciate dopo la dichiarazione della neutralità italiana nel 1914; Citato in ''Francesco Giuseppe'' di Cesare Marchi, in ''Le ultime monarchie'', p.45, 1973, Istituto Geografico De Agostini.<name=maria/ref>

*Io ho tutto ponderato, tutto vagliato. Con tranquilla coscienza batto la via che il dovere mi addita.<ref>Nella dichiarazione di guerra alla Serbia; Citato in ''Francesco Giuseppe'' di Cesare Marchi, in ''Le ultime monarchie'', p.45, 1973, Istituto Geografico De Agostini.<name=maria/ref>