Barbie: differenze tra le versioni

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== Citazioni su Barbie ==
 
* Barbie è stata uno strumento per insegnare alle donne dalle spalle larghe, dalle gambe corte e dal [[corpo]] massiccio, alle donne reali di tutto il mondo, a disprezzare il loro corpo come noi disprezziamo il nostro, così da indurle a spendere quel denaro che potrebbe essere impiegato per acquistare libri o computer o biciclette in prodotti "di [[bellezza]]", fabbricati a basso costo e venduti in confezioni costose. Dopo l'implosione dell'Urss, i primi negozi occidentali che aprirono nelle vecchie città sovietiche furono i franchise di prodotti cosmetici, così che, prima di poter comprare un'arancia o una banana, una donna russa poteva acquistare un rossetto di marca. ([[Germaine Greer]])
* Barbie era la nostra icona. Il suo successo dipendeva dal suo corpo perfetto, indipendentemente dal mestiere e dall'età. Barbie era sempre impeccabile e sublime. Barbie era sempre eterosessuale e sposata. Barbie era sempre felice e vincente. La vita rappresentata nel mondo delle Barbie era, dunque, mitica e irraggiungibile. Le bambine della mia generazione sono cresciute con la convinzione che tutto fosse possibile e che bastasse «volere» per «potere». Barbie ci riusciva; perché non dovevamo riuscirci anche noi? In fondo, bisognava solo imparare a «controllarsi»: controllare il corpo, controllare le emozioni, controllare i bisogni. ([[Michela Marzano]])
* Barbie non è quella che credete. È molto più in gamba di come la lasciano essere. Ha enormi poteri ed è una specie di genio.<br/>Ci sono più di un miliardo di Barbie nel mondo. Pensate se le liberassimo. Pensate se prendessero vita in ogni paesino, città, camera da letto, discarica e casa da sogno. Pensate se invece di rifarsi il trucco rifacessero il mondo. Pensate se cominciassero a dire ciò che sentono davvero. Facciamole parlare. ([[Eve Ensler]])
* Cosa c'è che non va, in Barbie? Perché la maggior parte delle scrittrici, per esempio, esprime il proprio odio nei suoi confronti in poesie e racconti brevi? A turbare, non è tanto quella seduttività precoce quanto negata, il suo essere sexy come un'adulta e asessuata come un giocattolo: Barbie è un ibrido, nasce da un incrocio fra le bambole di carta con un guardaroba da ritagliare e un sex-toy. Esibisce due seni da capogiro, ma che servono solo per sostenere a dovere le scollature, perché sono finti, levigati, privi di capezzoli. Rappresenta la donna secondo un concetto maschile: priva di quelle parti "segrete e terribili" che tanto indignavano, secoli fa, pensatori e padri della Chiesa. Incarna la femminilità ideale, muta e sigillata. ([[Loredana Lipperini]])