Rigoletto: differenze tra le versioni

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[[Immagine:La donna e mobile.png|thumbnail|right|400px|La prima frase de ''La donna è mobile'']]
 
==[[Incipit]]===
(''Il Duca e Borsa vengono da una porta del fondo. Sala magnifica del Palazzo Ducale. Porte nel fondo che mettono ad altre sale, pure splendidamente illuminate; folla di cavalieri e dame in gran costume nel fondo delle sale; paggi che vanno e vengono. La festa è nel suo pieno. Musica interna da lontano e scrosci di risa di tratto in tratto.'')
<poem>'''Duca''': Della mia bella incognita borghese toccar il fin dell'avventura io voglio.
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=== Rigoletto ===
*''Pari siamo!... Io la lingua, egli ha il pugnale.'' (Atto I, scena VIII)
*– {{NDR|alla figlia Gilda}} ''Mai... mai! … uscita, dimmi, unqua sei?</br>– No.</br>– Guai!</br>– (che dissi!)</br>– Ben te ne [[Riguardi|guarda]]! '' (Atto I, scena IX)
*''Deh non parlare al misero | Del suo perduto bene...'' (I, 9, citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''Chi l'ha detto?'', Hoepli)
*''Cortigiani, vil razza dannata, per qual prezzo vendeste il mio bene? A voi nulla per l'[[oro]] sconviene, ma mia [[figlia]] è impagabil tesor''. (Atto II, scena IV)
*''Sì, [[vendetta]], tremenda vendetta | Di quest'anima è solo desio... | Di punirti già l'ora s'affretta, | Che fatale per te tuonerà.<ref>«Che fatale per te suonerà» in una delle versioni del ''Rigoletto'' non scelte alla fine da Verdi; il libretto, infatti, fu «il risultato di complesse stesure e ristesure, da parte di Piave» (Giuseppe Verdi, ''Tutti i libretti d'opera'', a cura di Piero Mioli, Newton & Compton, 2001).</ref> | Come fulmin scagliato da Dio | Il buffone colpirti saprà.'' (Atto II, scena VIII)