Luigi Garlando: differenze tra le versioni

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'''Luigi Garlando''' (1962 – vivente), giornalista e scrittore italiano.
 
* [...] Nessuno è stato grande come [[Gaetano Scirea|Gaetano]], perché gli altri, compresi i sommi [[Franz Beckenbauer|Beckenbauer]] e [[Franco Baresi|Baresi]], erano difensori che avanzavano, lui era difensore in difesa, centrocampista vero a centrocampo, attaccante vero in attacco. Era unico. (da ''L'esempio di Scirea, una favola che vive'', ''[[La Gazzetta dello Sport]]'', [[3 settembre]] [[1999]])
 
* [...] Nessuno è stato grande come [[Gaetano Scirea|Gaetano]], perché gli altri, compresi i sommi [[Franz Beckenbauer|Beckenbauer]] e [[Franco Baresi|Baresi]], erano difensori che avanzavano, lui era difensore in difesa, centrocampista vero a centrocampo, attaccante vero in attacco. Era unico. (da ''L'esempio di Scirea, una favola che vive'', ''[[La Gazzetta dello Sport]]'', [[3 settembre]] [[1999]])
 
* "[[Giuseppe Meazza|Meazza]] faceva così" riprende il Giacomo: "si fermava davanti al portiere, lo invitava a uscire, come il torero col drappo rosso in pugno: Aca toro!. Il portiere usciva dai pali, il Peppino lo aggirava e metteva il pallone in rete. Un giorno lo ha fatto per ben tre volte col portiere della Roma, Ballante: tre gol. La quarta volta il guardiano è rimasto inchiodato sulla linea di porta. Il Peppino allora ha fatto qualche passo avanti e ha messo in rete senza problemi. Ballante ha festeggiato col gesto dell'ombrello: Tiè!. Meazza gli ha fatto notare: Guarda che il pallone è entrato. Lo so – ha risposto il numero uno –. Però stavolta non mi hai fregato. Non sono uscito! Capisci, Ambrogio? Il Peppino faceva diventare matti i portieri". (da ''Ora sei una stella'')