Aulo Persio Flacco: differenze tra le versioni

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==''Satire''==
*È bello l'esser mostrato a dito e sentirsi dire: È quello. (I, 28)
*''Discedo: secuit Lucilius urbem,<br />te Lupe, te Muci, et genuinum fregit in illis.''
:''Pulchrum est digito monstrari et dicier: hic est''.
:*Me ne vado: [[Gaio Lucilio|Lucilio]] ha morso a sangue la città,<br />| te, o Lupo<ref>Lucio Cornelio Lentulo Lupo.</ref>, e te, o Muzio<ref>Quinto Muzio Scevola Augure.</ref>... e ci si è rotto un molare. (da I, 114-115)
*Pensa che dei morir, pensa che vano | Spettro e polve sarai; volan l'ore: | Il momento, in cui parlo, è già lontano. (''Quinta Satira'', p. 433)<ref name=Mon></ref>
*:''Discedo: secuit Lucilius urbem,<br />| te Lupe, te Muci, et genuinum fregit in illis.''
*Fate fronte alla [[malattia]] al suo primo apparire. (III, 64)
:''Venienti occurrite morbo''.
*Pensa che dei morir, pensa che vano | Spettro e polve sarai; volan l'ore: | Il momento, in cui parlo, è già lontano. (''Quinta Satira'', p. 433)<ref name=Mon></ref>
 
== Senza fonte ==
{{Senza fonte}}
*Al [[male]] che giunge ponete subito rimedio.
*Dal niente non può nascere niente e niente può finire in niente.
*Fate fronte alla [[malattia]] al suo primo apparire.
*Gli uomini, invece di guardare dentro di sé, guardano i difetti degli altri.
*Impara a vivere con te stesso.