Renato Schifani: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
m Automa: Inversione degli accenti delle parole di questa lista. |
||
Riga 19:
*Mi chiedo che Parlamento è quello in cui vi sono senatori e deputati indagati per mafia, mi chiedo... a cominciare dal presidente del senato, Renato Schifani, che è indagato per mafia, un condannato per mafia si chiama Marcello Dell'Utri, un ministro della Repubblica che si chiama Saverio Romano, che è indagato per mafia, presto sarà sotto processo per mafia, voluto fortissimamente da Berlusconi nel suo Governo per sostenerlo. Capite? Mi chiedo... mi chiedo questo, ma mi chiedo ancora, quelli che facevano parte e stanno lì, come Cosentino, che è responsabile del PdL in Campania colluso con la Camorra, ecco... per non parlare poi di altri, da Verdini, a Milanese, al sottosegretario Caliendo... Ecco, vedete: ci sono queste persone che siedono in Parlamento, e queste persone qui voteranno una legge che vogliono mandare in galera i giornalisti, loro stanno fermi lì, seduti sugli scranni, e votano una legge per quei giornalisti che raccontano e sviscerano le loro vite, perché pubbliche, e le vogliono... e vogliono mandare in carcere i giornalisti. Vedete i paradossi di questo... vedete i paradossi che ci sono in questo Paese, e le cose che vogliamo raccontarvi e ve le raccontiamo ogni giorno, sui giornali in cui scriviamo. ([[Lirio Abbate]] da [http://www.youtube.com/watch?v=XtvR5VGuXD8 ''Lirio Abbate - Libertà e Giustizia - Milano 08-10-2011 ''], ''YouTube''; filmato caricato l'8 ottobre 2011)
*Oggi siamo qui per, diciamo, difendere la libertà di stampa in Italia, per difendere una delle poche voci in Italia che continua a parlare, a dire dei fatti e che per questo viene attaccata, viene accusata. Oggi prima di uscire da casa ho visto nella mia libreria un altro libro, rispetto a quello che viene presentato oggi, ed è questo: "La scomparsa dei fatti". Io credo che siano molto legati questi due libri, quello che sta succedendo oggi è quello che voleva dire quel libro, perché Marco Travaglio ha raccontato dei fatti, e invece viene attaccato, viene accusato non per quello che ha detto,
*Per sette o otto anni io non sono andato più a Palermo, non sono andato più... non avevo più voglia neanche di vedere quei posti dove era stato ammazzato mio fratello. Nel 2007, se ben ricordo, dopo aver scritto quella lettera: "1992, una strage di Stato", andai a Palermo, e andai proprio il 19 luglio in via D'Amelio, e in via D'Amelio fui costretto a vedere Schifani, il presidente Schifani, una di quelle persone che vilipendono le istituzioni, perché vedete, io ritengo... io ritengo che il più grosso vilipendio alle istituzioni sia il fatto che persone non degne di occupare quelle istituzioni le occupino, perché io rispetto profondamente le istituzioni, però non sempre gli uomini che occupano le istituzioni sono degni di rappresentarle, e allora, io, vedete, non faccio il magistrato, quindi non condanno nessuno, non... non è che dico che Schifani sia colpevole di qualcosa, non posso dirlo perché una persona viene riconosciuta colpevole di qualcosa quando la magistratura l'ha giudicato, non è passato attraverso i tre gradi di giudizio, eccetera, eccetera, ma mi chiedo perché una persona nel momento in cui gli si chiede, come ha fatto il giornalista, come ha fatto Marco Travaglio, gli ha chiesto quali erano i suoi trascorsi societari in Sicilia, invece di rispondere, è la cosa più normale che si può chiedere: con chi aveva fatto delle società in Sicilia, perché invece di rispondere si è ammantato della carica che riveste e ha minacciato querele contro lo stesso Travaglio, che poi, querelato, è stato anche assolto da... dalla sua... da... per... per le sue domande, perche erano delle semplici domande, erano quelle stesse domande che il... che su... su La Repubblica il... quel giornalista... come si chiamava... D'Avanzo poneva a Berlusconi dieci domande alle quali non ha avuto mai... mai una risposta, non faceva altro che porgli quelle domande. E perché Schifani non ha risposto? Avrebbe potuto rispondere ma non lo ha fatto. E allora magari sarebbe stato... avrebbe acquistato la dignità di occupare quel posto. Allora io quando, sette anni, fino al 2007, arrivai in via D'Amelio, e vidi che c'era Schifani che stava deponendo una corona davanti all'albero di olivo che è stato piantato nella buca che era stata scavata dal... dall'esplosione che ha ucciso mio fratello, io ebbi l'istinto di andare lì e di andargli a dire: "Le sue corone le vada a portare davanti alla tomba di..." ([[Salvatore Borsellino]] da [http://www.youtube.com/watch?v=aPhlwAEpB1E ''Salvatore Borsellino a Pescara - 30 settembre 2011''], ''YouTube'')
|