Renzo Arbore: differenze tra le versioni

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*L'anticristo della canzone. Una bomba. L'innovatore. L'uomo a cui la musica italiana deve di più. [...] [[Domenico Modugno|Mimmo]] è stato la Personalità Importante della nostra canzone, fece capire agli italiani degli anni '50 che ci poteva essere un'altra musica oltre a quella classica. [...] Lui cominciò. Da Mimmo venne tutto il resto. Fu l'uomo della rivoluzione, con lui saltarono gli schemi e gli altri non poterono far altro che adeguarsi. [...] Mimmo rappresentava il sentimento più alto dell'uomo del Sud. [...] Oddio, poi ci sono state alcune personalità interessanti, ma nessuno come Mimmo. Mai più! E non vedo in giro eredi. (dall'intervista di Laura Carassai, ''Anticristo della melodia. Arbore: gli bocciai «Meraviglioso»'', ''La Stampa'', 8 agosto 1994, p. 5)
*[[Rino Gaetano]] scrive delle canzoni con un linguaggio particolare, colto, curato; una specie di poesia realistica in alcuni casi, simbolica in altri. A me piace di più quando urla «Tu, forse non essenzialmente tu», una canzone abbastanza disperata, aiutata da una bella melodia. <ref name=Mon></ref>
*{{NDR|Su Rino Gaetano}} Quando con Boncompagni facevamo ''Alto Gradimento'' con i suoi dischi, lo sentivamo come uno di noi. Poco prima di andare in onda in radio, quel giorno, ci arrivò la notizia. Quel giorno, ''Alto Gradimento'' non fu divertente.<ref>Citato in Stefania Ulivi, ''[http://www.corriere.it/spettacoli/10_luglio_22/inedito-rino-gaetano-ulivi_b90b68f8-9572-11df-91c3-00144f02aabe.shtml Ciao Charlie, l'inedito di Rino Gaetano]'', ''Corriere.it'', 22 luglio 2010.</ref>
 
{{Intestazione|Intervista, ''[http://www.wuz.it/archivio/cafeletterario.it/interviste/arbore.html De Amicis, la musica e l'America: le letture di Renzo Arbore]'', 5 settembre 1997}}