Eugenio Borgna: differenze tra le versioni

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cit
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*Le tombe sono fatte per i vivi.
*Le favole ci insegnano che la paura non va chiusa in uno stanzino irraggiungibile dentro di noi, ma sentita, vissuta e affrontata.
*L’immagine che vive in noi è legata alla concezione che abbiamo della vita e anche alla differenza
che mettiamo tra il morire e la morte.
*Nel termine morire rimane “vivo” anche il vivere; nella parola morte la vita scompare.
*Le azioni hanno un senso solo se cerchiamo di coglierne i significati.
*Gli italiani sono, in pratica, analfabeti. È un analfabetismo emozionale, che ci impedisce di capire gli altri.
 
{{intestazione|Intervista di Marina Corradi, ''C'è il dovere di sperare. Per tutti'', in ''Avvenire'', 12 dicembre 2011}}