Melissa Panarello: differenze tra le versioni

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* Per me la [[letteratura]] è una porta che offre l'accesso a mondi meravigliosi e sconosciuti. Non tutta la letteratura è in grado di farlo, per questo diffido un po' di quegli autori che ti raccontano sempre mezze verità, quelli che non sanno scavare dentro la storia, che non riescono ad aprirti quella porta. Non credo, quindi alla Letteratura con la L maiuscola, perché non esiste. E non credo nemmeno nelle classificazioni e nei romanzi di genere: per questo credo che quello che scrivo non possa essere inserito in alcun contesto.
* Prima di essere una scrittrice sono una lettrice, penso che non puoi scrivere se prima non ti sei imbevuta di parole altrui. Il lettore è principalmente un essere fortunato: può guardare alla vita dello scrittore rimanendo nell'anonimato. Può percorrere le strade del romanzo senza dover dare alcuna spiegazione. È una pulce, il lettore, che salta da una pagina all'altra e nessuno lo vede. È la parte più interessante del mio mestiere: dare qualcosa di mio a qualcuno che non conosco.
* Ho sempre pensato che il [[sesso]] non fosse materia scandalosa. Non associo mai le parole scandalo-tragressione-sesso, è una cosa talmente noiosa. Per me lo scandalo è altro ([[Silvio Berlusconi|Berlusconi]] al governo, per esempio), sicuramente non il sesso. Quindi no, non ci ho mai pensato, ho sempre creduto di scrivere storie umane, naturali. Non ho mai voluto scandalizzare.
* Io sono una fan della [[pornografia]], non di certo dell'[[erotismo]]. Lo trovo subdolo, falso, pudico. La pornografia è invece l'arte vera e sincera per eccellenza, che mostra tutto senza vergogna, senza sovrastrutture. [...] La pornografia non contempla l'[[etica]], solo l'estetica. E mi piace per questo: il sesso è un fatto di corpo, non di mente. La mente viene prima, con la conoscenza della persona, con lo scambio degli sguardi. Ma a letto si è pelle e sudore, non sinapsi e neuroni.