Morgan (cantante): differenze tra le versioni

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*Il lavoro più articolato e lungo, vuoi per complessità e contingenze di vita, è stato "Da a ad A" di Morgan. Tutta la gestazione ha coperto il 2006 conludendosi nel 2007. Alle soglie di novembre. Ricordo che mi portai molto lavoro in USA, durante il primo lungo giro con gli Afterhours di spalla ai Twilight Singer. Scrivevo in furgone i pezzi di arrangiamento mancanti. A San Francisco spediì un pacco pieno di manoscritti. E appena tornato in Italia entrammo in studio. Molte cose Marco le rivedeva, in fondo è sempre stato lui a cambiare, tagliare, spostare le singoli parti nella griglia d'orchestra. Lo ha sempre fatto ad orecchio. Un orecchio formidabile. Però una parte della canzone "Da a ad A" e l'intera "Contro a me stesso" sono finite su disco come le avevo pensate in furgone. In ogni caso quando c'era da cambiare, potevamo anche passare 5 ore di notte su una scala cromatica di un oscuro terzo trombone. E una volta simulata la parte convincente su Reason (su computer) io ritrascrivevo su pentagramma. Ho ancora a casa spartiti con miliardi di mie correzioni ancora adesso a me incomprensibili. ([[Enrico Gabrielli]])<ref>intervista a radionation.it 15.6.2010 http://www.radionation.it/2010/06/15/intervista-esclusiva-a-enrico-gabrielli-via-mail/</ref>
*Perché le piacciono Tiziano Ferro e Morgan? "Sono artisti dal respiro internazionale. Ai giovani dico sempre: siate europei, non italiani. (…). Morgan (con cui ha suonato all'ultimo Festival Gaber di Viareggio) è amabile e geniale, non facilmente gestibile: ha una caratura a cui gli italiani non sono abituati". ([[Ivano Fossati]])<ref> Intervista La stampa 14.1.2010 http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=241&ID_articolo=219&ID_sezione=518&sezione=</ref>
*èÈ uno dei talenti più dirompenti che abbiamo in Italia in questi anni [...] sono oltre che un suo amico un suo sincero ammiratore [...] è stato interessante vedere come quest'uomo riesce a tenere una piazza con della musica colta [...] e riesce a tenere incatenati anche i ragazzini più giovani e tutto il pubblico, questo è una specie di miracolo. (domanda: Effetto X factor?) È qualcosa che va oltre, che va anche oltre la televisione, è proprio il suo talento che è molto speciale per il nostro paese, qualcosa a cui forse il pubblico non è abituato [...]([[Ivano Fossati]])<ref>trascrizione intervista audio a Cittadellaspezia.com 15.6.2009 http://www.cittadellaspezia.com/audiogallery/Intervista-a-Ivano-Fossati-98.aspx</ref>
*Morgan è un artista raro e prezioso, la sua riammissione al Festival di Sanremo porterebbe migliori risultati che non il suo allontanamento». «Conosco Morgan da abbastanza tempo per poter dire che non si tratta soltanto di un musicista bravo quanto altri possono esserlo, ma di un artista raro e prezioso – ha detto – inciampato certamente in alcune dichiarazioni inopportune e infelici. Se chi ne parla e lo giudica avesse una più precisa idea della sua portata musicale e artistica, lo guarderebbe con altri occhi e comprenderebbe forse meglio i suoi sbandamenti e il suo essere indifeso». Fossati racconta di aver visto Morgan «suonare e poi spiegare frammenti della musica di Rachmaninov a migliaia di ragazzi a bocca aperta durante un suo concerto estivo e mi domando se questo può essere un cattivo maestro». ([[Ivano Fossati]])<ref>intervista a Il messaggero, 2010 http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id...HOME_SPETTACOLO</ref>
*Il mio "carissimo amico Morgan", che ho conosciuto non solo a X Factor, al premio Gaber, c'è stima musicale, Morgan è una delle persone più buone che abbia incontrato, ed è raro nel nostro ambiente". "Il talento si manifesta in moltissimi modi: io ho conosciuto in vita mia persone che non avevano mai studiato una nota, che non sapevano neanche veramente mettere le mani su uno strumento, ma avevano idee formidabili; poi ci sono altri che invece sono così completi, così bravi...