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*Altre tre donne sedevano in cerchio a uguale distanza, ciascuna sul proprio trono: erano le Moire figlie di Ananke, Lachesi, Cloto e Atropo, vestite di bianco e col capo cinto di bende; sull'armonia delle Sirene Lachesi cantava il passato, Cloto il presente, Atropo il futuro. (X, 135, 34)
 
*Quando cambiano i modi della [[musica]], cambiano sempre con essi le leggi fondamentali dello [[Stato]]. (libro IV,; citato in [[Edgar Wind]], ''Arte e Anarchia'')
 
*Se un tale uomo {{NDR|un poeta<ref>Intendendo qui il termine [[poeta]] propriamente nel suo valore etimologico ossia ''che fa'', ''creatore'' e quindi dalla sua derivazione da ''poiesi'' in quanto ''produzione'' e "attività creativa dell'essere umano". ''[nota di un coautore della voce]''</ref> pericoloso per lo [[Stato ideale]]}} viene da noi per mostrarci la sua arte, ci metteremo in ginocchio davanti a lui, come davanti a un essere raro e santo e dilettevole.. L'ungeremo con la [[mirra]] e gli porremo un serto di lana sulla testa, e lo manderemo via, in un'altra [[città]]. (citato in Edgar Wind, ''Arte e Anarchia'')
 
*La città non potrebbe mai essere felice in altro modo, se non allorché ne tracceranno il disegno (''diagrapseian'') quei [[pittore|pittori]] che fanno uso del modello divino. (libro VI,; citato in ''Qabbalah visiva'', di [[Giulio Busi]])
 
==[[Explicit]]==