Il regno di Dio è in voi: differenze tra le versioni

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*Il fiume più copioso non può aggiungere una goccia di acqua ad un vaso già pieno.<br />Si possono spiegare all'uomo meno intelligente le cose più astratte, s'egli non ne ha ancora alcuna nozione; ma non si può spiegare la cosa più semplice all'uomo più intelligente, s'egli è fermamente convinto di sapere benissimo ciò che si vuole [[Insegnamento|insegnargli]]. (cap. III, p. 56)
*La chiesa è una società di uomini che pretendono di possedere la verità assoluta; l'[[eresia]] è l'opinione di coloro che non riconoscono l'indiscutibilità di questa verità.<br />L'eresia è [...] una rivolta contro l'inerzia dei principî della chiesa, un tentativo di concezione vivente della dottrina. Ogni passo avanti verso l'intelligenza e l'effettuazione della dottrina è stato fatto da eretici [...]. (cap. III, pp. 73-74)
*Qualunque sia il grado di comprensione e di perfezione al quale egli è giunto, il discepolo del Cristo sente sempre l'insufficienza del suo intendimento e della sua osservanza, e tende sempre verso una penetrazione ed un'osservanza sempre maggiori. Ecco perché l'affermazione — in suo nome, o nel nome di una società — che noi ci troviamo in possesso dell'intendimento compiuto e dell'osservanza perfetta della dottrina del Cristo sarebbe una rinunzia allo spirito di questa dottrina stessa. (cap. III, p. 74)
*Le chiese, come società affermanti la loro infallibilità, sono istituzioni anti-cristiane. Non solo non vi ha niente di comune fra le chiese e il cristianesimo, eccetto il nome, ma i loro principî sono assolutamente opposti ed ostili. Le une rappresentano l'orgoglio, la violenza, la sanzione arbitraria, l'immobilità e la morte; l'altra rappresenta l'umiltà, la penitenza, la sottomissione, il movimento e la vita. (cap. III, p. 75)
*L'essenza della [[religione]] sta nella facoltà che hanno gli uomini di profetizzare e d'indicare la via che deve seguire l'umanità in una direzione diversa da quella seguita per lo passato e da cui risulta un'azione assolutamente diversa dell'umanità nell'avvenire. (cap. IV, p. 95)
*Per giungere nel luogo a cui si tende, bisogna dirigersi con tutte le forze verso un punto molto più alto.<br />Abbassare l'[[ideale]], non solo è diminuire la probabilità di giungere alla perfezione, ma distruggere l'ideale stesso. (cap. IV, p. 108)