Krishna: differenze tra le versioni

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*Non cercare riposo su quel piano in cui le cose terrene danno vita a pensieri e desideri, perché se lo fai, verrai trascinato attraverso l'aspra selva della vita, che è estranea a Me. Ogni volta che senti che i tuoi piedi si stanno impigliando nelle ingarbugliate radici della vita, sappi allora che ti sei allontanato dal sentiero al quale Io ti chiamo, perché Io ti ho posto su sentieri larghi e piani che sono cosparsi di fiori.<br />Ho posto davanti a te una luce che tu puoi seguire e cosí correre senza inciampare. (Bharati p. 212, Tolstoj p. 181)
*O voi, che vedete perplessità sopra le vostre teste e sotto i vostri piedi, a destra e a sinistra! Voi sarete un eterno enigma per voi stessi, finché non diverrete umili e gioiosi come bambini. Allora Mi troverete, e avendo trovato Me in voi stessi, governerete i mondi, e guardando fuori dal grande mondo interno al piccolo mondo esterno, benedirete tutto ciò che esiste e troverete che tutto va bene nel tempo e in voi. (Bharati p. 164, Tolstoj p. 183)
*La mia mano ha seminato amore in ogni parte, dando a tutti coloro che vogliono ricevere. Doni vengono offerti a tutti i miei figli, ma molte volte, nella loro cecità, essi non riescono a vederli. Come sono pochi quelli che raccolgono i doni che giacciono in abbondanza ai loro piedi; come sono numerosi invece quelli che, con volontaria ostinazione, allontanano gli occhi da questi doni e si lamentano, gemendo, di non avere ciò che Io ho dato loro! Molti di loro ripudiavano spavaldamente non solo i miei doni, ma anche Me: Me, la fonte di ogni bene e l'autore del loro essere. (Bharati p. 161, Tolstoj p. 185)
*Non siate i distruttori di voi stessi. Elevatevi al vostro vero Essere, e allora non avrete nulla da temere. (Bharati p. 177, Tolstoj p. 188)
*Chi sono Io? Io sono ciò che tu hai cercato fin da quando i tuoi occhi di neonato guardavano con stupore il mondo, il cui orizzonte non fa altro che nascondere ai tuoi occhi questa vita reale. Io sono ciò per cui nel tuo cuore tu hai pregato, ciò che tu hai rivendicato come tuo diritto di nascita, anche se non sapevi che cosa fosse. Io sono ciò che ha dimorato nella tua anima per centinaia e migliaia di anni. Qualche volta Io stavo in te in grande tristezza perché non mi riconoscevi; altre volte alzavo la testa, aprivo gli occhi e protendevo le braccia, chiamandoti talora teneramente e tranquillamente, talora con energia, esortandoti a ribellarti contro le dure, ferree catene della terra che ti tenevano legato alla creta. (Bharati p. 192, Tolstoj p. 190)
*O voi che siete in catene e continuamente cercate e agognate la libertà, cercate soltanto l'[[amore]]. L'amore è la pace stessa, una pace che dà una soddisfazione completa. (Bharati p. 167, Tolstoj p. 193)
*Figli, guardate i fiori ai vostri piedi; non calpestateli. Guardate l'amore che è in mezzo a voi e non ripudiatelo. (Bharati p. 178, Tolstoj p. 195)