Wu Ming: differenze tra le versioni

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*La [[memoria]]. Sacca piena di cianfrusaglie che rotolano fuori per caso e finiscono col meravigliarti, come se non fossi stato tu a raccoglierle, a trasformarle in oggetti preziosi. (p. 345)
*Vedi? Il denaro non lo puoi rovesciare: comunque lo giri ti mostra sempre una faccia. (p. 355)
*L'Apocalisse non è un obiettivo da raggiungere, è in mezzo a noi. Negli ultimi vent'anni ho sentito tanto gridare all'Apocalisse, che se oggi venisse davvero, ci vorrebbe del bello e del buono per riuscire a distinguerla dalla sorte quotidiana riservata agli uomini. Il vero Regno di Dio comincia qui, - punta l'indice sul petto, - e qui, - si tocca la fronte. - Essere puri non significa separarsi dal mondo, condannarlo, per obbedire ciecamente alla legge di Dio: se vuoi cambiare il mondo degli uomini devi viverlo.
*Credevo che Lutero ci avesse regalato una speranza. Non ci ho messo molto a capire che l'aveva subito rivenduta ai potenti. Il vecchio frate ci ha sbarazzati del Papa e dei vescovi, ma ci ha condannato a espiare il peccato in solitudine, nella solitudine dell'angoscia interiore, ficcandoci un prete dentro l'anima, un tribunale nella coscienza che giudica ogni gesto, che condanna la libertà dello spirito in nome dell'inespiabile corruzione della natura umana. Lutero ha strappato ai preti il vestito nero, soltanto per ricucirlo nel cuore di tutti gli uomini.
*La differenza tra un Papa e un profeta è solo nel fatto che si contendono l'un l'altro il monopolio della verità, della parola di Dio. (p. 356)
*Folli idioti, pronti a morire per l'incapacità di capire il potere: di servirlo, come di combatterlo. (p. 443)
*I libri cambiano il mondo soltanto se il mondo riesce a digerirli. (p. 415)
*Ti sbagli,[...], io e te non siamo affatto uguali. Tu hai combattuto la guerra di un altro, hai obbedito agli ordini, hai svolto una parte nel suo piano. Hai servito tutta la vita, per un fine di cui non ti è nemmeno concesso vedere il compimento: questa è la tua sconfitta. Non sei stato battuto sul campo, come quelle migliaia di pezzenti ed eretici che hanno lottato contro i loro signori e contro il potere di Roma. Non ti resta niente, neppure il senso di quello che hai fatto. È per questo che devi offrirmi l'ultima opportunità, perché è anche la tua, l'ultima occasione di riprenderti la vita che hai venduto a un altro.
*Sono stato tra questi. Dalla parte di chi ha sfidato l'ordine del mondo. Sconfitta dopo sconfitta abbiamo saggiato la forza del piano. Abbiamo perso tutto ogni volta, per ostacolarne il cammino. A mani nude, senza altra scelta. Passo in rassegna i volti a uno a uno, la piazza universale delle donne e degli uomini che porto con me verso un altro mondo. Un singulto squassa il petto, sputo fuori il groviglio. Fratelli miei, non ci hanno vinti. Siamo ancora liberi di solcare il mare. (p. 610)