Yannick Noah: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
+4
Riga 8:
* Certi giocatori della mia generazione e delle generazioni successive hanno vinto molti più titoli di me, ma non hanno goduto del capitale di simpatia e di amore di cui ho potuto usufruire io. La vittoria di [[Parigi]] spiega solo il 10% del perché sono entrato nei cuori dei francesi. Il resto è il momento di fusione tra un padre e un figlio; normalmente non piangeresti di gioia tra le braccia di tuo padre in pubblico, io l'ho fatto davanti a migliaia di spettatori! <ref name=intervista>Da ''[http://www.ubitennis.com/2008/05/27/92192-noah_lendl.shtml Noah:"Lendl non lo sopportavo!"]'', ''Ubitennis.com'', 27 maggio 2008.</ref>
* {{NDR|Su [[Ivan Lendl]]}} Che mostro! Non voglio avere a che fare con lui. Tutti quei soldi, e mai il tempo per sorridere. Dà al gioco una pessima immagine.<ref>Citato in Piero Pardini, ''[http://www.ubitennis.com/2008/11/15/132811-citazioni_bordo_campo_novembre.shtml Citazioni a bordo campo]'', ''Ubitennis.com'', novembre 2008.</ref>
* {{NDR|Nel 2006 sul calcio moderno}} Come negli altri sport, non c'è più l'attaccamento alla maglia. I ragazzi a 22 anni sono miliardari. Alle prime difficoltà nel club se ne vanno. Esistono ancora eccezioni, che diventano eroi. In Italia, Paolo Maldini è un esempio straordinario.<ref name=doppio>Citato in Alessandro Grandesso, ''[http://archiviostorico.gazzetta.it/2006/gennaio/21/Noah_ecco_mio_doppio_sw_0_060121221.shtml Noah ecco il mio doppio]'', ''Gazzetta dello Sport'', 21 gennaio 2006</ref>
* Diventando campione, uno impara molte cose, ma nessuno ti insegna come comportarti in caso di vittoria improvvisa.<ref name=giugno2008>Citato in Piero Pardini, ''[http://www.ubitennis.com/2008/07/26/107326-citazioni_bordo_campo_giugno.shtml Citazioni a bordo campo]'', ''Ubitennis.com'', giugno 2008.</ref>
* Il mio sogno era suonare la chitarra, ma cantare fu per me una terapia, per uscire dalla logica della competizione dura e pura ed esprimere anche un po' di dolcezza e un po' di debolezza, di melanconia.<ref name=doppio/>
* Il vero "colpo Noah" è lo smash saltando a piedi uniti. L'ho visto fare a [[Pete Sampras|Sampras]] e [[Andy Roddick|Roddick]], ma il brevetto è mio.<ref name=doppio/>
* In Francia, a Parigi ho riscoperto una libertà che non conoscevo. Ho vissuto e amato New York, ma oggi mi sembra una città americana come tante altre, piena di paure, di freni, di ostacoli, dove lo straniero è straniero fino in fondo.<ref name=reggae/>
* Io non sono un mezzosangue, non sono un caffelatte. Io sono, di volta in volta, bianco, nero, francese, europeo, camerunense, africano.<ref name=reggae/>
* {{NDR|Nel 2006 sullo sport moderno}} Mi ci riconosco sempre meno. Vedo pochi artisti e troppi atleti ipervitaminizzati. Nel tennis, le uniche eccezioni sono [[Roger Federer|Federer]] e [[Marat Safin|Safin]], che esprimono ancora un po' di umanità.<ref name=doppio/>
* {{NDR|Sul razzismo in [[Francia]]}} Negli aeroporti vengo regolarmente fermato e perquisito, perché sono di colore.<ref name=francia>Citato in ''[http://archiviostorico.corriere.it/2005/dicembre/22/Paris_Match_censura_per_compiacere_co_9_051222059.shtml «Paris Match» si censura per compiacere Sarkozy]'', ''Corriere della sera'', 22 dicembre 2005.</ref>
* Non credo che riuscirei ad intraprendere la carriera politica, non sono sufficientemente qualificato e amo troppo la mia libertà. Preferirei occuparmi di mille bambini piuttosto che provare a cambiare il mondo per mezzo della politica.<ref name=intervista/>