Roberto Perotti: differenze tra le versioni

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[[File:Roberto Perotti.jpg|thumb|Roberto Perotti nel [[2009]] al [[Festival dell'Economia di Trento]].]]
'''Roberto Perotti''' (1961 – vivente), economista italiano.
 
=='''L'università truccata'''==
'''Roberto Perotti''' (Roma, 7 aprile 1961) è un economista italiano, professore ordinario di [[Economia Politica]] presso l'[[Università Bocconi]] di [[Milano]].
===''[[Incipit]]''===
 
=='''L'università truccata'''==
===''[[Incipit]]''===
Da anni, in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico, i rettori di tutta [[Italia]] elencano puntualmente la stessa lista dei mali dell'università: gli studenti fuori corso, la proliferazione di sedi minuscole, le promozioni ''ope legis'', l'altissima età media dei docenti, i corsi di laurea assurdi, le migliaia di lauree regalate ai funzionari pubblici. E magari più sommessamente, i concorsi truffaldini vinti da individui senza alcuna qualifica accademica, i dipartimenti colonizzati da una famiglia o da un partito politico, gli esami e le lauree venduti con tanto di tariffario. Ministri di [[destra]] e di [[sinistra]] ripetono indignati questa lista su [[Stampa|giornali]] e [[Televisione|Tv]].
 
===''[[Citazioni]]''===
*In tutti i paesi del mondo la ricerca vive di finanziamenti pubblici. Ci sono essenzialmente tre modi per assegnarli: criteri di opportunità [[politica]], indici bibliometrici, o la ''peer review'', la valutazione da parte dei pari, anonima e indipendente. Prima di assumere un [[Professore|docente]], qualsiasi dipartimento chiederà cosa ne pensino i rappresentanti della sua disciplina sparsi per il mondo. Il capo del dipartimento manderà una ventina di e-mail ai più noti studiosi in quella disciplina, chiedendo loro di scrivere una o due pagine con una valutazione della ricerca e delle prospettive future del docente in [[esame]], e una comparazione della sua ricerca con quella di altri studiosi della stessa età che insegnano in atenei dello stesso livello. E prima di decidere se pubblicare un lavoro, un direttore di rivista scientifica chiederà a dei ''referees'' esterni cosa ne pensano. Questi sottoporranno dei rapporti, con una valutazione dettagliata degli elementi di innovazione nel lavoro e di eventuali difetti, ed eventuali suggerimenti su come correggere questi ultimi. Il direttore della rivista deciderà quindi se accettare il lavoro, rigettarlo, oppure rimandarlo agli autori perché vi apportino modifiche, da far poi valutare nuovamente ai ''referees''. Con questa procedura, le migliori riviste di ogni disciplina pubblicano meno del 10% dei lavori ad esse sottoposte. Infine, molti dipartimenti pagano per essere sottoposti periodicamente alla valutazione dei migliori colleghi di altri atenei che ne indichino i punti di forza e di debolezza (p. 148).
 
===''[[Explicit]]''===
L'eterno dilemma fra purezza del sapere e bisogno di risorse è ben presente nell'accademia americana da più di un secolo, ma evidentemente non le ha impedito di sviluppare l'ambiente di ricerca più avanzato del mondo. Si tratterà di fare tesoro di questa esperienza e di imporre i correttivi adeguati alle degenerazioni più eclatanti; ma benché sia legittimo e utile evidenziare i rischi di un'eccessiva commercializzazione, p importante anche sempre tenere presente l'alternativa, che è molto peggio. Il miglior modo di evitare i conflitti di interesse ed i rischi di un'eccessiva commercializzazione della ricerca è di non fare ricerca del tutto che è la strada scelta da gran parte dell'università italiana.
 
==Bibliografia==
*Roberto Perotti (2008), ''L'università truccata'', TorinoEinaudi, EinaudiTorino, 2008. ISBN: 978-88-06-19360-7.
 
==Altri progetti==
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[[Categoria:ProfessoriEconomisti universitariitaliani|Perotti, Roberto]]