Jeffery Deaver: differenze tra le versioni

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Aggiunto incipit "La figlia sbagliata"
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* I racconti sono come le pallottole di un cecchino. Rapidi e sconvolgenti. In un [[racconto]] io posso trasformare il bene in male e il male in peggio e, cosa ancora più divertente, quelli veramente buoni in veramente cattivi. (da ''Spirali'')
* I titoli delle mie antologie non sono casuali. Per quanto mi riguarda, l'effetto sorpresa è l'essenza del racconto. (da ''La notte della paura'')
* Nei miei romanzi, rispetto sempre regole molto rigide; anche se mi piace far passare i cattivi per buoni e viceversa, e far balenare la possibilità di un disastro, alla fine i buoni sono buoni e i cattivi sono cattivi, e il [[bene]] più o meno trionfa. (da ''Spirali'')
* Quando al liceo mi veniva assegnata una prova di scrittura, puntualmente mi cimentavo con un racconto. (da ''Spirali'')
 
==''Il filo che brucia==
* Dal collo in giù, l'uomo vale un paio di dollari al giorno. Dal collo in su, vale qualunque cosa la sua mente sia in grado di produrre.
* La paura genera rispetto. Così va il mondo.
* I tempi cambiano. E dobbiamo cambiare anche noi. Quali che siano i rischi. Qualsiasi cosa siamo costretti a lasciarci alle spalle.
 
==''Il giardino delle belve''==
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"Eccolo! Eccolo là!"<br>
L'ex schiavo non capisce bene da dove venga la voce. Dalle sue spalle? Da sinistra o da destra? Dal tetto di una delle case decrepite che si allineano lungo queste sordide strade acciottolate? Nell'aria di luglio calda e densa come paraffina, l'uomo smilzo salta un cumulo di sterco di cavallo. I netturbini non arrivano qui, in questa parte della città. Charles Singleton si ferma presso un bancale con un'alta pila di barilotti appoggiata sopra, tentando di riprendere fiato.
 
===''La figlia sbagliata''===
Megan la Svitata parcheggia l'automobile.<br>
Non ne ha nessuna voglia. Proprio no.<br>
Non scende, ascolta la pioggia...<br>
Dopo un breve ticchettio il motore tacque; lei si guardava i vestiti. Solito abbigliamento: jeans JNCO; maglietta bianca senza maniche sotto una camicia da lavoro di denim scuro; scarponi militari. Metteva sempre le stesse cose. Ma oggi non ci si sentiva a suo agio, provava imbarazzo. Avrebbe dovuto indossare una gonna, almeno. I pantaloni erano troppo sformati. Le maniche della camicia penzolavano fino a sfiorare le unghie smaltate di nero e i calzini erano color minestra di carote.
 
===''La finestra rotta''===
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*Jeffery Deaver, ''La bambola che dorme'', traduzione di Andrea Carlo Cappi e Cristiana Astori, Sonzogno Editore, Milano 2007.
*Jeffery Deaver, ''La dodicesima carta'', traduzione di Andrea Carlo Cappi, Edizioni Sonzogno.
*Jeffery Deaver, ''La figlia sbagliata'', traduzione di Maria Baiocchi e Anna Tagliavini, Rizzoli, 2010. ISBN 9788817043700
*Jeffery Deaver, ''La finestra rotta'', traduzione di Andrea Carlo Cappi, Rizzoli.
*Jeffery Deaver, ''La lacrima del Diavolo'', traduzione di Stefano Massaron, Edizioni Sonzogno.
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*Jeffery Deaver, ''Spirali'', traduzione di Matteo Curtoni, Maura Parolini, Sergio D. Altieri, Andrea Carlo Nappi, Carlo Oliva. Edizioni Sonzogno.
 
== Voci correlate ==
* ''[[Il collezionista di ossa|Il collezionista di ossa (film)]]''
 
== Altri progetti==
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===Opere===
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{{Pedia|La bambola che dorme||}}
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{{Pedia|La luna fredda||}}