J. Robert Oppenheimer: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Commentando il bombardamento di Hiroshima e Nagasaki}} In un certo senso basilare che nessuna volgarità, umorismo o esagerazione possono dissolvere, i fisici hanno conosciuto il peccato; e questa è una conoscenza che non si può perdere. (da una conferenza al MIT di Boston del 1947)<ref>Riportata in ''Physics in the Contemporary World'', ''Bulletin of the Atomic Scientists'', vol. IV, n. 3, marzo 1948, p. 66. Citato in Giancarlo Sturloni, ''Le mele di Chernobyl sono buone. Mezzo secolo di rischio tecnologico'', Sironi, 2006, p. 223.</ref>
*Sapevamo che il mondo non sarebbe stato più lo stesso. Alcuni risero, altri piansero, i più rimasero in silenzio. Ricordo il verso delle scritture Indù, il [[Bhagavadgītā|Baghavad-Gita]]. [[Vishnu]] tenta di convincere il Principe che dovrebbe compiere il suo dovere e per impressionarlo assume la sua forma dalle molteplici braccia e dice, "Adesso sono diventato Morte, il distruttore dei mondi.
:''We knew the world would not be the same. A few people laughed, a few people cried. Most people were silent. I remembered the line from the Hindu scripture, the Bhagavad-Gita. Vishnu is trying to persuade the Prince that he should do his duty, and, to impress him, takes on his multi-armed form and says, 'Now I am become Death, the destroyer of worlds.' I suppose we all thought that, one way or another.''<ref>La frase fu pronunciata nel 1965, ricordando il primo test sulle armi nucleari, la cosiddetta ''Trinity operation'' del 16 luglio del 1945, nell'ambito del ''Manhattan Project'', di cui Oppenheimer era direttore scientifico. </ref> (citato in ''[http://www.englishclub.com/ref/esl/Quotes/Death/I_am_become_death_the_destroyer_of_worlds._2620.htm I am become death, the destroyer of worlds]'')
 
==Senza fonte==
{{senza fonte}}
 
*Se nel cielo divampasse simultaneamente la luce di cento soli, sarebbe come lo splendore dell'Onnipotente. Sono diventato Morte, il distruttore dei mondi.<ref>Verso del Bhagavad-Gita, il sacro testo [[Veda|vedico]], che recitò nel momento esatto dell'esplosione del ''Trinity test'' del 16 luglio 1945, ore 5:29:45, nel poligono di Alamogordo nel deserto di Jornada del Muerto, New Mexico, USA.</ref>
*{{NDR|A [[Harry Truman]], presidente degli Stati Uniti d'America, 1946}} Signor presidente, le mie mani sono sporche di sangue.
*Abbiamo fatto la parte del diavolo. (1956)