Francisco de Quevedo: differenze tra le versioni

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Vita del pitocco
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*''[[Passato|Ieri]] sparì, [[Futuro|Domani]] non è giunto, | l'[[Presente|Oggi]] se ne va via senza fermarsi; | sono un Fu, un Sarà, un È già smunto.'' (da ''Ehi, della vita! nessuno risponde?'', in ''Sonetti amorosi e morali'')
:''Ayer se fue; mañana no ha llegado; | hoy se está yendo sin parar un punto: | soy un fue, y un será, y un es cansado.''
 
==''Vita del Pitocco''==
===[[Incipit]]===
Io, signore, sono di Segovia. Mio padre si chiamò Clemente Paolo (Dio l'abbia in gloria) nativo del borgo appunto di questo nome. Fu, come si dice comunemente, barbiere, quantunque le sue spirazioni fossero tanto elevate che si limava perché chiamato cosí, e diceva che lui era lavoratore della guancia e sartore delle barbe. Era, come si dice, di molto buon vitigno e, a come beveva, c'è da crederci. Aveva in moglie Aldonza Saturno de Rebollo, figlia di Ottavio de Rebollo Codillo e nepote di Lepido Ziuraconte.
 
==Bibliografia==
*Francisco de Quevedo, ''Sonetti amorosi e morali'', traduzione di V. Bodini, Einaudi, 1965.
*Francisco de Quevedo, ''[http://www.liberliber.it/mediateca/libri/q/quevedo/vita_del_pitocco/pdf/quevedo_vita_del_pitocco.pdf Vita del Pitocco]'', traduzione di Alfredo Giannini, Formiggini editore in Roma, 1917.
 
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