Fratelli Grimm: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Micione (discussione | contributi)
+citazioni e incipit
m Automa: correggo collegamenti a LiberLiber.
Riga 14:
Una volta, si era nel cuore dell'inverno e i fiocchi di neve cadevano dal cielo come piume, una regina sedeva alla finestra incorniciata di ebano nero e cuciva. E mentre cuciva e guardava la neve, si punse con l'ago un dito e tre goccioline di sangue caddero sulla neve. Il rosso sulla candida neve appariva così bello che ella pensò: «Potessi avere un figlio bianco come la neve, rosso come il sangue e nero come il legno del cornicione».<br>
Poco dopo le nacque una figlioletta che era bianca come la neve, rossa come il sangue e nera di capelli come l'ebano e fu perciò chiamata Nevina. Ma appena nata la bambina, la regina morì.<br>
{{NDR|Antonio Gramsci, ''Nevina [Biancaneve e i sette nani]'', in "[http://www.liberliber.it/bibliotecalibri/g/gramsci/index.htm Favole di libertà]", a cura di Elsa Fubini e Mimma Paulesu, Firenze, Vallecchi, 1980.}}
 
===''Cappuccetto Rosso''===
Riga 24:
C'era una volta una dolce fanciulla a cui tutti volevano bene specialmente la nonna, la quale non sapeva più che cosa regalarle. Una volta le regalò un cappuccetto di velluto rosso e poiché le stava molto bene e non voleva portare niente altro, fu chiamata solo Cappuccetto Rosso.<br>
Un giorno la madre le disse: «Va', Cappuccetto Rosso, eccoti un pezzo di focaccia e una bottiglia di vino, portali alla nonna, che è ammalata e debole e le farà bene.<br>
{{NDR|Antonio Gramsci, ''Cappuccetto Rosso'', in "[http://www.liberliber.it/bibliotecalibri/g/gramsci/index.htm Favole di libertà]", a cura di Elsa Fubini e Mimma Paulesu, Firenze, Vallecchi, 1980.}}
 
===''Cenerentola''===
Riga 34:
Un ricco signore aveva la moglie malata. Quando ella sentì che la fine stava per venire, chiamò la sua unica figliolina accanto al letto e le disse: «Cara figlia, rimani sempre buona, così il buon Dio ti assisterà ed io dal cielo veglierò su di te e ti starò vicina». Quindi chiuse gli occhi e morì.<br>
La ragazzina andava ogni giorno sulla tomba della madre e piangeva e si manteneva pia e buona. Quando venne l'inverno, la neve coprì la tomba con un manto di neve e quando il sole di primavera lo ebbe sciolto, il signore prese un'altra moglie.<br>
{{NDR|Antonio Gramsci, ''Cenerentola'', in "[http://www.liberliber.it/bibliotecalibri/g/gramsci/index.htm Favole di libertà]", a cura di Elsa Fubini e Mimma Paulesu, Firenze, Vallecchi, 1980.}}
 
===''Hänsel e Gretel''===
Riga 46:
====Antonio Gramsci====
Un uomo aveva un asino che per lunghi anni aveva portato senza stancarsi i sacchi al mulino; ma le forze gli vennero meno e diventava sempre più inetto al lavoro. Il padrone pensò di utilizzarne la pelle, ma l'asino capì che non soffiava buon vento, scappò via e prese la strada verso Brema: là, pensava, avrebbe potuto suonare nella banda cittadina.<br>
{{NDR|Antonio Gramsci, ''I quattro musicanti di Brema'', in "[http://www.liberliber.it/bibliotecalibri/g/gramsci/index.htm Favole di libertà]", a cura di Elsa Fubini e Mimma Paulesu, Firenze, Vallecchi, 1980.}}
 
===''Il principe ranocchio o Enrico di ferro''===
Riga 63:
 
==Bibliografia==
*Antonio Gramsci, ''Traduzioni dalle fiabe dei fratelli Grimm'', in "[http://www.liberliber.it/bibliotecalibri/g/gramsci/index.htm Favole di libertà]", a cura di Elsa Fubini e Mimma Paulesu, Firenze, Vallecchi, 1980.
*Jacob e Wilhelm Grimm, ''Le fiabe del focolare'', traduzione di Clara Bovero, Einaudi, 1951.
*Jacob e Wilhelm Grimm, ''Fiabe'', traduzione di Clara Bovero, Einaudi, 1992 (1951). ISBN 88-06-12986-4