Niels Bohr: differenze tra le versioni

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==Citazioni su Niels Bohr==
*La complementarità è il grande contributo filosofico di Bohr alla filosofia della scienza. Egli la considerò come l'espressione di un livello più profondo di verità, […] Le connessioni di questo pensiero con la filosofia taoista sono evidenti, e non casuali. Al punto che, quando nel 1947 gli fu conferito l'Ordine dell'Elefante, Bohr scelse come stemma araldico il diagramma ''t'ai-chi'', il cerchio bianco e nero che rappresenta la complementarità dello ''yin'' e dello ''yang'', e come motto «Contraria sunt complementa». ([[Piergiorgio Odifreddi]])
*Niels Bohr fu ben consapevole della corrispondenza tra il suo concetto di complementarità e il pensiero cinese. Durante una sua visita in Cina, nel 1937, quando la sua interpretazione della meccanica quantistica era già stata completamente elaborata, egli fu profondamente colpito dall'antica idea cinese di opposti polari, e da allora conservò un profondo interesse per la cultura orientale. Dieci anni più tardi Bohr fu fatto nobile in riconoscimento dei suoi notevoli risultati scientifici e per gli importanti contributi alla vita culturale danese; e quando gli fu chiesto di scegliere un soggetto adatto al suo stemma, la sua scelta cadde sul simbolo cinese del ''T'ai Chi'' che rappresenta la relazione di complementarità degli archetipi opposti ''yin e yang''. Scegliendo questo simbolo per il suo stemma assieme al motto ''contraria sunt complementa'' (gli opposti sono complementari), Niels Bohr riconobbe una profonda armonia tra l'antica saggezza orientale e la scienza occidentale moderna. ([[Fritjof Capra]])
 
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