Università: differenze tra le versioni
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*Nelle università italiana prosperano dinastie che si tramandano il titolo per generazioni. Dominano su una massa di disperati precari della ricerca, sottopagati, ridotti al silenzio e in alcuni casi alla sottomissione servile con la forza del ricatto ([[Davide Carlucci]]).
*L'università è stata, storicamente, un bacino di incubazione della classe di governo dello Stato. E mentre a [[Roma]] si accalcavano i baroni che, consolidato il proprio potere, passavano all'incasso, nei piccoli e grandi centri della provincia, l'autonomia universitaria (definitivamente approvata nel 1999) ha dato la stura a una miriade di progetti e di iniziative didattiche. Con la riforma ogni ateneo è libero di proporre propri percorsi di studio. Può chiamare i corsi come vuole e darsi gli obiettivi formativi che più ritiene congeniali, attenendosi certo alle indicazioni nazionali sulle classi di laurea ma con una notevole dose di discrezionalità ([[Davide Carlucci]]).
*E la moltiplicazione di sedi e corsi di laurea ha stuzzicato la creatività dei padroni del vapore universitario: ha così preso vita a [[Macerata]] il corso di studio in «Scienze sociali per lo sviluppo e la pace», a Torino quello che specializza nella «Schedatura del verde urbano». Sempre in Piemonte c'è la laurea che prepara in «Turismo alpino» e quella che educa alla «Teoria delle forme». Ci sono studenti che dovrebbero applicarsi allo studio di «Scienze equine» con tanto di corsi di equitazione in centri convenzionati. E corsi di laurea che promettono di formare in «Tecnologie del fitness» ([[Davide Carlucci]]).
*Nel corso del 2004 gli uomini del Gruppo di investigazione sulla [[criminalità organizzata]] (Gico) di [[Bologna]] indagano su un giro di fatture gonfiate utilizzate per sovvenzionare medici e docenti universitari che in cambio «promuovevano» medicinali ben oltre le reali necessità dei pazienti. Il giochetto è quello di sempre: l'azienda finanzia convegni e corsi di studio, ma ai professori che gestiscono gli eventi fa arrivare molti più soldi di quanti realmente occorrano. Un'agenzia si premura di tenere la contabilità e organizzare il tutto. Al momento del rendiconto, però, fattura spese inesistenti facendo così scivolare nelle tasche di baroni e baronetti i soldi per le vacanze, l'auto nuova, gli investimenti immobiliari ([[Davide Carlucci]]).
*I figli dei docenti sono più bravi perché hanno tutta una ''forma mentis'' che si crea nell'ambito familiare tipico di noi professori. Questa infelice frase a metà novembre scorso è scappata di bocca al professor Giuseppe Nicotera mentre mi spiegava al telefono come il suo figliuolo Ludovico avesse vinto in solitaria un concorso per ricercatore nell'università più chiacchierata d'Italia ([[Nino Luca]]).
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