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*Da anni, in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico, i rettori di tutta [[Italia]] elencano puntualmente la stessa lista dei mali dell'università: gli studenti fuori corso, la proliferazione di sedi minuscole, le promozioni ''ope legis'', l'altissima età media dei docenti, i corsi di laurea assurdi, le migliaia di lauree regalate ai funzionari pubblici. E magari più sommessamente, i concorsi truffaldini vinti da individui senza alcuna qualifica accademica, i dipartimenti colonizzati da una famiglia o da un partito politico, gli esami e le lauree venduti con tanto di tariffario. Ministri di [[destra]] e di [[sinistra]] ripetono indignati questa lista su [[Stampa|giornali]] e [[Televisione|Tv]] ([[Roberto Perotti]]).
*È difficile proporre una riforma delle università che dia la sicurezza del risultato. Di certo non sembra funzionare l'ottica secondo cui i concorsi assicurano ottimi professori a tutte le università. La realtà è che se un dipartimento vuole assumere un candidato incapace lo riesce sempre a fare, qualunque siano le complesse regole dei concorsi pubblici. ([[Giovanni Floris]])
*Lo sfacelo della scuola e dell'università in [[Italia]] sono sotto gli occhi di tutti, ma chi è il colpevole? La [[Letizia Moratti|Moratti]], attuale ministro del governo di centro-destra, oppure [[Luigi Berlinguer|Berlinguer]], ministro del precedente governo di centro-sinistra? Secondo Roberto Alonge tutto comincia con il '68, che ha aperto l'università a ogni tipo di diplomato, e che ha distrutto non solo il principio di autorità, ma anche quello della [[meritocrazia]]. Dal '68 a oggi, per i docenti (della scuola e dell'università) ci sono stati sempre e solo sanatorie e assunzioni in ruolo ope legis, cioè senza concorso, qualche volta camuffate. E i docenti sono diventati fatalmente sempre meno preparati, sempre più ''asini calzati e vestiti''. Una famiglia e una società senza più gli antichi valori dello studio, della disciplina, dell'abnegazione hanno costretto peraltro i docenti della scuola a trasformarsi anche in [[Psicologo|psicologi]], [[Sociologo|sociologi]], [[Assistente sociale|assistenti sociali]], a insegnare l'educazione alla [[cittadinanza]], l'educazione sessuale, l'educazione alimentare, l'educazione stradale e quant'altro (e sempre per quattro soldi di stipendio). Quando Luigi Berlinguer (ministro dell'ultimo governo Dalema e fratello dell'ex segretario del PCI), undici anni fa, cercò di concedere aumenti salariali consistenti agli insegnanti più preparati e più disponibili, fu travolto e biasimato dalle proteste degli stessi insegnanti, ex ''compagni'', in nome dello spirito della ''contestazione'', che rivendicavano solo aumenti uguali per tutti ([[Roberto Alonge]]).
*Nelle università italiana prosperano dinastie che si tramandano il titolo per generazioni. Dominano su una massa di disperati precari della ricerca, sottopagati, ridotti al silenzio e in alcuni casi alla sottomissione servile con la forza del ricatto ([[Davide Carlucci]]).
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