Andrea Scanzi: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m wikilink |
m Automa: Correzione automatica trattini in lineette. |
||
Riga 3:
== Citazioni di Andrea Scanzi ==
*A proposito, diffidate anche da chi ascolta i [[Red Hot Chili Peppers|Red Hot]]. Sono persone che nascondono qualcosa, come gli astemi e le mani di Silvan. I Red Hot sono tutto o niente, né rock né pop, cerchiobottisti: insidiosissimi, perché melliflui e finto rivoluzionari.<ref>Da ''[http://scanzi-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/2009/10/28/i-tre-dell%E2%80%99ave-berlusca-spinoso-lupi-la-russa/ I tre dell'Ave Berlusca: Spinoso, Lupi, La Russa]'', ''MicroMega'', 28 Ottobre 2009</ref>
*Ah, quanto è stato lungo, mellifluo e
* Alcuni hanno gridato nuovamente al capolavoro, altri parlato di delusione. La [[Romanzo criminale - La serie (seconda stagione)|seconda stagione]] è stata meno avvincente della prima, ma il livello è rimasto sostanzialmente alto al punto da confermare Romanzo Criminale come miglior serie italiana.<ref>Da ''[http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=241&ID_articolo=349&ID_sezione=519 Romanzo Criminale 2: conferma o delusione?]'', ''La Stampa'', 23 dicembre 2010</ref>
*{{NDR|Su [[Patrick Rafter]]}} Bello e possibile. Così sfortunato da non vincere mai Wimbledon per colpa di Federer 1 (Sampras) e della favola di Goran. L'ultimo volleatore vincente.<ref name=amati>Da ''[http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=241&ID_articolo=113&ID_sezione=523 Tennis Playlist: i 10 più amati di sempre]'', ''La Stampa'', 9 aprile 2009</ref>
Riga 12:
*{{NDR|Su [[Jo-Wilfried Tsonga|Tsonga]]}} Dritto che è maglio, servizio che è devastazione, gioco di volo e copertura come ce ne sono (oggi) pochi. Ganci e uppercut come se piovesse. Ha una mano, parafrasando Mario Brega, che può essere piuma o ferro. Fluttua come una farfalla e punge come un'ape (anche se a volte fluttua come un pachiderma e punge come un calabrone). Ogni suo match è spettacolo nello spettacolo. E quella somiglianza impressionante con The Greatest lo rende ancora più irrinunciabile.<ref name=tifo>Da ''[http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=241&ID_articolo=74&ID_sezione=523 Tennis Playlist: la top ten dei tifabili]'', ''La Stampa'', 20 febbraio 2009</ref>
*È stato uno [[Michael Stich|Stich]] contemporaneo. Egualmente stilizzato, ariano, definitivo. I movimenti disegnati, i fraseggi del corpo a scolpire capolavori. Il suo è un tennis erotico, sensuale, conturbante. per Bellezza abbacinante, non totemica ma michelangiolesca. Qualcosa di Magistrale. E questo è, quando può e vuole, [[Tommy Haas]] L'Ariano: magistrale. Un trattato di Estetica applicata al tennis. C'è, nella sua maniera di scardinare l'ottusità avversaria, una marzialità irresistibile. Vederlo giocare, da un mese a questa parte, come ai bei tempi, è qualcosa che ha a che fare con la Beatitudine.<ref name=haas>Da ''[http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=241&ID_articolo=158&ID_sezione=523 Wimbledon semifinals: Haas, L'Ariano]'', ''La Stampa'', 2 luglio 2009</ref>
*{{NDR|Su [[Andy Murray]]}} Era a inizio carriera, un bambino alle prime armi, ma c'era in lui quello che appare adesso manifesto: le capacità geometriche, la buona mano, la dote non comune di trascinare il pubblico. Il suo limite era il fisico, dopo due set era cotto. Oggi no, oggi
*Ero edberghiano e [[Boris Becker|Becker]], al tempo, mi appariva come il Nemico. Coscia grosse, mezzo albino, esibizionista: quante volte non ho certo pianto per sue sconfitte. Anche
*[[Roger Federer|Federer]] è (senz'altro) un tennista straordinario. Lo ricorderemo in eterno. La speranza (vana) è che la polvere gli restituisca umanità e lo liberi da cotanto inseguito torpore. È però un peccato che tale talento, tale grazia, tale anelito alla perfezione sia stato donato a un frigorifero. Re Frigidaire. Il primo Federer era stupendo, iconoclasta, folle. Quel Federer pre-robotico ha abiurato se stesso in nome del Dominio. Da Gilles Villeneuve a Michael Schumacher. Che tristezza. Federer è un robot capace di accendere la folla come un battipanni di vimini (di plastica no, sarebbe troppo poco cool). Un Churchill col carisma di Quiesling. La sua dittatura è stata un terrificante soliloquio egoriferito, politicamente corretto, protetto dall'intoccabilità come neanche il Papa. Neanche il gibboso e linguapenzoluto Sampras era così caratterialmente amorfo. La sua kryptonite si chiama Nadal.<ref name=fab/>
*[[Roger Federer|Federer]], se non altro, era espressione di gran Tennis. Proprio per questo, Federer è doppiamente colpevole. Poteva essere un trascinatore, un iconoclasta, un ribelle indimenticabile. Ha preferito essere un impiegato di talento, un contabile di se stesso. Uno Schumacher con racchetta. Imperdonabile.<ref>Da ''[http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=241&ID_articolo=109&ID_sezione=523 E Federer perse l'ultimo microchip]'', ''La Stampa'', 4 aprile 2009</ref>
Riga 33:
*{{NDR|Su [[Mats Wilander]]}} Pallettaro, pallettaro, pallettaro. Lento, soporifero, meditabondo. Tic tac, tic tac, tic tac. Ronf. Un Borg senza Borg. Uccise Leconte a suon di prime palle. Devastò l'estetica lungo tutto l'arco della sua carriera. Sembrava imperturbabile. Poi la vita gli chiese pegno, andò tutto in cortocircuito (come per Borg) e addio.<ref name=meno/>
*Poi lo vidi a Melbourne 2008. Oh, amici miei, se non l'avete visto o non lo ricordate nella semifinale con Nadal, vuol dire che avete sempre fatto l'amore solo su Second Life e ad occhi chiusi. Vuol dire che non sapete niente di tennis. [[Jo-Wilfried Tsonga|Tsonga]], quel giorno, fu folgore e tuono, incendiò e devastò, visse e generò redenzione. Uno scintillio di bellezza, di carisma, di veemenza agonistica, come non se ne vedevano da decenni.<ref>Da ''[http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=241&ID_articolo=415&ID_sezione=523 Il giorno che tornammo a sorridere (Tsonga signoreggia e soverchia)]'', ''La Stampa'', 30 giugno 2011</ref>
*Quanto a Federer, lodi e peana. Definitivamente schumacheriano, totalitario e imperturbabile nel correre da solo. Quindicesimo slam, record su record e tanti altri vassalli da spennare. Direte: ma lui che colpa ha? Nessuna, al di là di quella stitica frigidità passionale. Non è certo colpa sua se è troppo più forte degli altri, né
*{{NDR|Su [[Pat Cash]]}} Quella fascetta a scacchi, quella scalata sulle tribune di Wimbledon. Quel suo modo, tra il playboy e l'ombroso, di sbertucciare il malefico Lendl nella sacra finale erbivora. Serve and volley paradigmatico. Era ancora un tempo in cui gli australiani giocavano così e non come Hewitt. Era buontempo.<ref name=amati/>
*Se mi chiedessero di fare il nome del tennista più sottovalutato del tennis attuale, non avrei dubbi: [[Ivan Ljubičić]].<ref>Da ''[http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=241&ID_articolo=240 Ljubo, il grande sottovalutato]'', ''La Stampa'', 21 marzo 2010</ref>
|