Jean-Jacques Rousseau: differenze tra le versioni

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*È soprattutto nella solitudine che si sente il vantaggio di vivere con qualcuno che sappia pensare.
*È una previdenza necessaria capire che non si può prevedere tutto.
 
*Il gusto è, per così dire, il microscopio del discernimento.
*Il primo uomo che, avendo recinto un terreno, ebbe l'idea di proclamare questo è mio, e trovò altri così ingenui da credergli, costui è stato il vero fondatore della società civile. Quanti delitti, quante guerre, quanti assassinii, quante miserie, quanti orrori avrebbe risparmiato al genere umano colui che, strappando i pali o colmando il fosso, avrebbe gridato ai suoi simili: «Guardatevi dall'ascoltare questo impostore; se dimenticherete che i frutti sono di tutti e che la terra non è di nessuno, sarete perduti!» (da ''Discorso sulle origini della disuguaglianza fra gli uomini'', 1754)
*Il rimorso dorme in un periodo prospero, ma si risveglia nelle avversità.
*I [[medici]] [...] se guariscono i corpi, uccidono il coraggio.
 
*L'arte di dar sapore ai piaceri è quella di essere avari.
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*L'uomo è nato libero, ma dovunque è in catene. (da ''Il contratto sociale'')
*La [[felicità]]: un bel conto in banca, un bravo cuoco e una buona digestione.
*La pazienza è amara, ma il suo frutto è dolce.
*La virtù è uno stato di guerra, e per vivere in essa dobbiamo sempre combattere con noi stessi.
*La volontà parla ancora quando la natura tace.
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*Odio i libri; insegnano soltanto a parlare di quello che non si sa.
*Oserò qui esporre che cosa prescriva la più grande, la più importante, la più preziosa regola di tutta l'educazione? Non già di guadagnare tempo, ma di perderne.
*Oso quasi dire che lo stato di riflessione è uno stato contro natura, e che l'uomo che medita è un animale depravato.
 
*Per scrivere una buona lettera d'amore, bisogna iniziare senza sapere che cosa si vuole dire e finire senza sapere che cosa si è scritto.
*Popoli liberi, ricordatevi di questa massima: si può conquistare la libertà, ma non si riconquista mai.
*Più il corpo è debole più comanda: più è forte meglio obbedisce.
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*È una previdenza necessaria capire che non si può prevedere tutto.
*La pazienza è amara, ma il suo frutto è dolce.
*Il primo uomo che, avendo recinto un terreno, ebbe l'idea di proclamare questo è mio, e trovò altri così ingenui da credergli, costui è stato il vero fondatore della società civile. Quanti delitti, quante guerre, quanti assassinii, quante miserie, quanti orrori avrebbe risparmiato al genere umano colui che, strappando i pali o colmando il fosso, avrebbe gridato ai suoi simili: «Guardatevi dall'ascoltare questo impostore; se dimenticherete che i frutti sono di tutti e che la terra non è di nessuno, sarete perduti!» (da ''Discorso sulle origini della disuguaglianza fra gli uomini'', 1754)
*I [[medici]] [...] se guariscono i corpi, uccidono il coraggio.
*Oserò qui esporre che cosa prescriva la più grande, la più importante, la più preziosa regola di tutta l'educazione? Non già di guadagnare tempo, ma di perderne.
*Per scrivere una buona lettera d'amore, bisogna iniziare senza sapere che cosa si vuole dire e finire senza sapere che cosa si è scritto.
*Chi arrossisce è già colpevole; l'innocenza vera non si vergogna di nulla.
*Si è curiosi soltanto nella misura in cui si è istruiti. (da ''Emilio o Dell'Educazione'')