Silvana De Mari: differenze tra le versioni

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'''Silvana De Mari''' (1953 – vivente), scrittrice italiana.
 
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Io mi chiamo Yorsh''===
Storia del principe dei Melmosi,<br>
Signore delle mosche,<br>
Raccontata da egli stesso medesimo.<br>
Raccontata con confusione, quindi siate tolleranti, pazienti, accondiscendenti, generosi.<br>
Siate generosi, siate generosi sempre, siate generosi con i mediocri, gli scadenti, gli insignificanti e i reprobi, i reprobi soprattutto.<br>
Siate generosi con i lagnosi e gli scontenti, che spesso diventano reprobi perché non sono capaci di salvare la bellezza che non vedono.<br>
Siate generosi con chi cade.
 
===''La bestia e la bella''===
È stato il mio ultimo giorno da principe. Era il 12 novembre del 1623, faceva un freddo porco e nevischiava, cosa di cui non avrebbe potuto importarmi di meno. Fino alle ore prima del tramonto, le quattro del pomeriggio per la precisione, io ero il principe, il principe Manrico Ildebrando Alberto di Roccanova, erede di due casate, Grande Elettore, cugino di secondo grado dell'Imperatore di Germania.<br>
I principi stanno dinanzi al fuoco di grandi camini, scaldati dal tè di grandi teiere d'argento, con profusione di biscotti e cioccolatini. Alle quattro del pomeriggio di quel 12 novembre del 1623 sono stato trasformato in cane e allora la meteorologia ha aumentato di importanza: il freddo, la neve, la pioggia, il vento gelido che talvolta spira dal nord potevano in qualsiasi momento fare la differenza tra l'essere vivi ed essere defunti.
 
==''L'Ultimo Orco''==
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*Ehi, Capitano... osserva e impara la differenza tra un malvagio e un idiota. Il malvagio ti danneggia solo se ci guadagna qualcosa. L'imbecille è un pericolo permanente. (Lisentrail al Capitano)
*"Ma gli Elfi non sono immortali?" domandò qualcuno. "Solo quando li lasciano campare" rispose Lisentrail, che sapeva sempre tutto di tutto. "Se uno li ammazza crepano come noi". (Lisentrail)
 
==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Io mi chiamo Yorsh''===
Storia del principe dei Melmosi,<br>
Signore delle mosche,<br>
Raccontata da egli stesso medesimo.<br>
Raccontata con confusione, quindi siate tolleranti, pazienti, accondiscendenti, generosi.<br>
Siate generosi, siate generosi sempre, siate generosi con i mediocri, gli scadenti, gli insignificanti e i reprobi, i reprobi soprattutto.<br>
Siate generosi con i lagnosi e gli scontenti, che spesso diventano reprobi perché non sono capaci di salvare la bellezza che non vedono.<br>
Siate generosi con chi cade.
 
===''La bestia e la bella''===
È stato il mio ultimo giorno da principe. Era il 12 novembre del 1623, faceva un freddo porco e nevischiava, cosa di cui non avrebbe potuto importarmi di meno. Fino alle ore prima del tramonto, le quattro del pomeriggio per la precisione, io ero il principe, il principe Manrico Ildebrando Alberto di Roccanova, erede di due casate, Grande Elettore, cugino di secondo grado dell'Imperatore di Germania.<br>
I principi stanno dinanzi al fuoco di grandi camini, scaldati dal tè di grandi teiere d'argento, con profusione di biscotti e cioccolatini. Alle quattro del pomeriggio di quel 12 novembre del 1623 sono stato trasformato in cane e allora la meteorologia ha aumentato di importanza: il freddo, la neve, la pioggia, il vento gelido che talvolta spira dal nord potevano in qualsiasi momento fare la differenza tra l'essere vivi ed essere defunti.
 
==Bibliografia==