Mats Wilander: differenze tra le versioni

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* Lo svedese è stato un numero uno assolutamente nobile, senza peraltro eccelse qualità tecniche. Non troviamo infatti, nulla di eccezionale in quello che sapeva fare, al di fuori forse, del suo rovescio lungolinea. Ricordiamo di lui le sue grandi qualità motorie e soprattutto la capacità di colpire la palla sempre al momento giusto. Un giocatore tutto sommato completo che ha saputo migliorarsi con il passare del tempo. ([[Roberto Lombardi]])
* Non mi pare giusto che voi giornalisti parliate sempre di noi chiamandoci gli svedesi. Siamo tutti diversi, il nostro è un paese lungo come l'Italia. Non credo di avere molto in comune con un tipo come Mats Wilander: ho addirittura abbandonato il rovescio a due mani per non somigliargli. ([[Stefan Edberg]])
* Pallettaro, pallettaro, pallettaro. Lento, soporifero, meditabondo. Tic tac, tic tac, tic tac. Ronf. Un Borg senza Borg. Uccise Leconte a suon di prime palle. Devastò l'estetica lungo tutto l'arco della sua carriera. Sembrava imperturbabile. Poi la vita gli chiese pegno, andò tutto in cortocircuito (come per Borg) e addio. ([[Andrea Scanzi]])
* Secondo soltanto al suo connazionale [[Bjorn Borg|Borg]] per doti podistiche, imbattibile oltre le quattro ore di gioco, ebbe l'intelligenza di alternare ad un nativo rovescio bimane un gesto ad una sola mano. Mancato il poker nel 1988 per inadeguatezza all'erba, parve appagato da quella grande stagione, e si lasciò sedurre da divagazioni oppiacee. ([[Gianni Clerici]])