Boris Becker: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Boris Becker==
* {{NDR|Sui gemiti delle tenniste}} C'è qualcosa di sensuale nelle loro grida, mi chiedo se si distruggano le corde vocali o se sia una espressione di pazzia, comunque bisogna ridurre questi gemiti, non si può continuare così. <ref name=gemiti>Citato in ''[http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/tennis/200806articoli/15231girata.asp Becker: proibire i gemiti alle tenniste]'', ''La Stampa'', 13 giugno 2008</ref>
* A volte penso di essere nato troppo tardi. Avrei voluto vivere negli anni Sessanta, quelli della contestazione, quando la gente scendeva in strada per gridare la propria rabbia.<ref name=palla>Citato in [[Marco Pastonesi]] e Giorgio Terruzzi, ''Palla lunga e pedalare'', ''Dalai Editore'', 1992, [http://books.google.it/books?id=bWPm4d23hDUC&pg=PA94 p. 94], ISBN 88-8598-826-2</ref>
* [[Roger Federer|Federer]] quest'anno gioca contro i libri di storia, se vincerà di nuovo Wimbledon, come fece l'anno scorso contro Rafa Nadal, potrebbe diventare il miglior tennista di tutti i tempi. <ref name=gemiti/>
* Avevo tutto. Soldi, fama, auto, donne. Eppure mi sentivo infelice. Forse perché i valori a cui mi aggrappavo erano falsi. Mi tornavano in mente le biografia di [[Marilyn Monroe|Marilyn]] e [[James Dean]], di tante star che al culmine della celebrità avevano trovato la morte, magari suicidandosi.<ref name=palla/>
* I grandi ci sono in ogni epoca ma in questi particolari anni chi ha portato a casa la maggior parte dei trofei lo ha fatto in modo straordinario. Non si lascia il segno solo con i successi. Roger è capace di incantarti, è l'opposto dei teddy boy, la nemesi di [[John McEnroe]]. E l'emisfero femminile del tennis è dominato da una che sta proprio dall'altra parte: Serena Williams. Aggressiva, quasi cattiva però è una donna e non si era mai vista prima tanta elettricità tra le ragazze.<ref>Citato in Giulia Zonca, ''[http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/sport/201003articoli/25788girata.asp Caro Superman, il talento non basta]'', ''La Stampa'', 15 marzo 2010</ref>
* Il [[tennis]] è complicato, imprevedibile, magari piove e ti rimandano il match. Non è solo correre e colpire. È strategia, testa. E non c' è droga per migliorare l'intelligenza.<ref name=wimbledon>Citato in Gaia Piccardi, ''[http://archiviostorico.corriere.it/2005/giugno/20/Becker_sono_nato_Wimbledon_co_9_050620007.shtml Io, Becker, sono nato a Wimbledon]'', ''Corriere della sera'', 20 giugno 2005</ref>
* In ogni tedesco c'è il bisogno di dimostrarsi il migliore, ma io non posso vincere per soddisfare questa mentalità malata.<ref name=palla/>
* In un certo senso [[Roger Federer|Roger]] è vittima della sua grande qualità:lui è stato il primo all-surface man, e oggi non soltanto i migliori seguono il suo esempio, ma ogni tennista con ambizioni tende a farlo. In questo senso il tennis è diventato ancora più competitivo e sempre più insidioso, perché diventano sempre di più le occasioni in cui bisogna difendersi. Speriamo che in questa prospettiva Roger non inizi proprio ora a commettere errori di strategia.<ref>Citato in Davide Uccella, ''[http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2011/06/30/535248-becker_federer_cercato_vittoria.shtml Becker: "Federer non ha cercato la vittoria"]'', ''Ubitennis.com'', 30 giugno 2011</ref>
* Io sono il mio tennis: sul campo non fingevo, ero proprio io. Non mollo mai, e questo è contemporaneamente un pregio e un difetto. Lo sport è onesto: vinci o perdi, senza compromessi. E io ho sempre avuto problemi ad accettare i compromessi.<ref name=wimbledon/>
* Io sono un "Giocatore", nato con la voglia di vincere, e tutto ciò fa parte della mia indole. Che sia tennis o siano gli scacchi, io voglio giocare non solo per farlo, ma perché mi piace mettermi alla prova.<ref name=intervista>Da''[http://www.ilgiornale.it/playboy/lintervista_boris_becker/boris_becker-tennis-playboy-poker/19-04-2010/articolo-id=438872-page=0-comments=1 L'INTERVISTA/ Boris Becker]'', ''Il Giornale'', 19 aprile 2010</ref>
* La cosa che mi è sempre stata a cuore è la qualità del mio lavoro. Volevo dare il massimo nel tennis, l'ho fatto. Ricchezza, fama e celebrità sono un di più, una conseguenza.<ref name=wimbledon/>
* La maggioranza di noi tennisti si imbottisce di pastiglie.<ref name=palla/>
* La [[politica]] mi è sempre interessata molto. Sono un politico nato: ho opinioni su tutto, non mi tiro indietro, dico sempre quello che penso. Ma odio parlare delle cose e non farle, e i politici sono campioni del mondo di chiacchiere a vuoto.<ref name=wimbledon/>
* {{NDR|Sulla finale vinta a Wimbledon nel 2005 a 17 anni}} Match point. Faccio rimbalzare la palla cercando la concentrazione, la lancio in aria, contro il cielo azzurro. L'elettricità sul centrale si taglia col coltello. E in quel momento provo l'emozione più forte di tutta la mia vita.<ref name=wimbledon/>
* Mi chiedo se i tedeschi dell'Est saranno veramente dei tedeschi come gli altri o soltanto tedeschi da sfruttare.<ref name=palla/>
* Mi sento molto lusingato quando entro in una stanza e tutti si voltano per guardarmi. Il mio nome oggi è conosciuto in tutto il mondo e io vorrei trarne vantaggio.<ref>Citato in Gaia Piccardi, ''[http://archiviostorico.corriere.it/2001/novembre/24/Becker_torna_con_moglie_Voglio_co_0_0111245588.shtml Becker torna con l' ex moglie: «Voglio risposare Barbara»]'', ''Corriere della sera'', 24 novembre 2001</ref>
* Non ho vinto sempre, ma ho vinto più spesso di quanto abbia perso! <ref name=wimbledon/>
* Non siamo mai stati amici, ma ho sempre rispettato [[Stefan Edberg|Stefan]]. Adesso lo affronto in esibizione una volta all' anno. È stato il mio avversario più forte: odiavo perderci, ma quando accadeva sapevo che era stato migliore di me.<ref name=wimbledon/>
* Non sono fiero di essere tedesco. La mia patria è il mondo e non ho nulla da dividere con chi appoggia idee capitalistiche.<ref name=palla/>
* Non sono Mister Perfezione né ho mai desiderato esserlo. Non ho mai vissuto una vita "normale" secondo i canoni convenzionali: nemmeno un giorno in 37 anni. Mi sento speciale, nel bene e nel male. E so che, se non avessi la forza per reggerle, certe cose non mi succederebbero.<ref name=wimbledon/>
* Non volevo essere una leggenda. Poi ho pensato che le mie vittorie potevano far felici gli anziani, i poveri, gli emarginati. Per loro ho accettato anche di passare per un idolo.<ref name=palla/>
* Perché dovrei appoggiare un sistema che vive di speculazioni, un capitalismo che non riesce a dare case a tutti ma anzi le toglie? <ref name=palla/>
* Rispetto molto tutti: [[Rafael Nadal|Nadal]], [[Roger Federer|Federer]], [[Andy Murray|Murray]]. Sono molto forti, ma in maniera simile. [[Novak Djokovic|Novak]] è uno che mischia: il gioco con la personalità.<ref>Citato in Alessandra Retico, ''[http://www.repubblica.it/rubriche/la-storia/2011/05/18/news/becker-16423960/index.html?ref=search Djokovic è diverso da tutti, ma il tennis resta solitudine]'', ''la Repubblica'', 18 maggio 2011</ref>
* Quando l'anno scorso ebbi un infortunio, i giornali del mio paese dettero più spazio alla mia gamba che alla crisi del Golfo. E lì mi sono chiesto seriamente cosa fossi diventato per questo paese.<ref name=palla/>
* Quando sei giovane, sei in cerca della tua identità e vincere è un modo per esprimerti. Quando perdevo volevo morire. E poiché con la vittoria diventavo qualcuno, di conseguenza, nella sconfitta non ero nessuno.<ref>Citato in Piero Pardini, ''[http://www.ubitennis.com/2008/07/26/107326-citazioni_bordo_campo_giugno.shtml Citazioni a bordo campo]'', ''Ubitennis.com'', giugno 2008</ref>
* {{NDR|Sul [[poker]]}} [...] Soprattutto per tutta la preparazione mentale che bisogna fare prima di approcciare un torneo. Questo agonismo, misto alla tattica, lo rende uno sport vero e proprio.<ref name=intervista/>
* Sulla terra non ero abbastanza bravo, ecco tutto. Per due o tre match potevo battere chiunque, poi mi spazientivo, volevo fare il punto. Sul rosso, invece, vince chi non fa l' ultimo errore. E poi ero troppo alto e pesante per la terra: passavo due turni ed ero cotto come un pugile suonato! <ref name=wimbledon/>
* Voglio provare tutte le esperienze. Potrei prenderlo nel didietro, così almeno il dolore mi farebbe sentire come gli altri e non una scimmia in una gabbia dorata.<ref name=palla/>
 
== ''Palla lunga e pedalare'' ==
==Citazioni su Boris Becker==
[[Immagine:BECKER Boris-24x30--2.jpg|thumb|Boris Becker]]
* A volte penso di essere nato troppo tardi. Avrei voluto vivere negli anni Sessanta, quelli della contestazione, quando la gente scendeva in strada per gridare la propria rabbia.<ref name=palla>Citato in [[Marco Pastonesi]] e Giorgio Terruzzi, ''Palla lunga e pedalare(p.85)'', ''Dalai Editore'', 1992, [http://books.google.it/books?id=bWPm4d23hDUC&pg=PA94 p. 94], ISBN 88-8598-826-2</ref>
* Avevo tutto. Soldi, fama, auto, donne. Eppure mi sentivo infelice. Forse perché i valori a cui mi aggrappavo erano falsi. Mi tornavano in mente le biografia di [[Marilyn Monroe|Marilyn]] e [[James Dean]], di tante star che al culmine della celebrità avevano trovato la morte, magari suicidandosi.<ref name=palla/>''(p.84)''
* In ogni tedesco c'è il bisogno di dimostrarsi il migliore, ma io non posso vincere per soddisfare questa mentalità malata.<ref name=palla/>''(p.84)''
* La maggioranza di noi tennisti si imbottisce di pastiglie.<ref name=palla/>''(p.85)''
* Mi chiedo se i tedeschi dell'Est saranno veramente dei tedeschi come gli altri o soltanto tedeschi da sfruttare.<ref name=palla/>''(p.84)''
* Non sono fiero di essere tedesco. La mia patria è il mondo e non ho nulla da dividere con chi appoggia idee capitalistiche.<ref name=palla/>''(p.84)''
* Non volevo essere una leggenda. Poi ho pensato che le mie vittorie potevano far felici gli anziani, i poveri, gli emarginati. Per loro ho accettato anche di passare per un idolo.<ref name=palla/>''(p.84)''
* Perché dovrei appoggiare un sistema che vive di speculazioni, un capitalismo che non riesce a dare case a tutti ma anzi le toglie? <ref name=palla/>''(p.84)''
* Quando l'anno scorso ebbi un infortunio, i giornali del mio paese dettero più spazio alla mia gamba che alla crisi del Golfo. E lì mi sono chiesto seriamente cosa fossi diventato per questo paese.<ref name=palla/>''(p.84)''
* Voglio provare tutte le esperienze. Potrei prenderlo nel didietro, così almeno il dolore mi farebbe sentire come gli altri e non una scimmia in una gabbia dorata.<ref name=palla/> ''(p.84)''
 
==Citazioni su Boris Becker==
* Becker che annuncia il suo ultimo [[Torneo di Wimbledon|Wimbledon]] è stato come un pugno allo stomaco. È stato il personaggio più importante degli ultimi 12 anni. Sa che non può più vincere un Grande Slam, ma è anche usurato. ([[John McEnroe]])
* {{NDR|Nel 1987}} Boris ha bisogno di una straordinaria dose di concentrazione e forza di volontà… Non credo che giocherà a tennis ancora per molto. ([[Günther Bosch]])
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* Nato per errore fuori dalla [[Gran Bretagna]], non fu meno volleatore di [[Stefan Edberg|Edberg]]. Più precoce, vinse [[Torneo di Wimbledon|Wimbledon]] a diciassette anni, e raggiunse per sette volte la finale. Soprannominato Bum Bum da cronisti incompetenti, ebbe, oltre al vigore, manina fatata. ([[Gianni Clerici]])
* Per Boris, gli altri giocatori tedeschi erano solo accessori. Venivano tutti dopo di lui, gente che non era al suo livello e che non era capace di portargli via la celebrità. La maggior parte dei giocatori tedeschi, me compreso, non ha mai avuto il rispetto che meritava. ([[Michael Stich]])
 
 
==Bibliografia==
* [[Marco Pastonesi]] e Giorgio Terruzzi, ''Palla lunga e pedalare'', ''Dalai Editore'', 1992. ISBN 88-8598-826-2 ([http://books.google.it/books?id=bWPm4d23hDUC Anteprima su Google Books])
 
== Note ==