Björn Borg: differenze tra le versioni

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* Dal punto di vista emotivo per me sarebbe stato molto duro tornare a Wimbledon prima. [...] Molti hanno detto che io ce l'avevo con Wimbledon. Non era affatto vero. Adoro quel torneo. Adoro il suo pubblico. È un torneo tutto speciale, è come la terra benedetta. (p. 42)
* {{NDR|Spiegando il precoce ritiro}} La mia vita è stata tennis, tennis e poi tennis. A un certo punto non sono stato più in grado di sopportare la cosa. Non so se ero stanco di giocare o se mi avesse stancato tutto quello che ruotava attorno al tennis, quel che è certo è che volevo una vita mia. (p. 47)
* Per i primi tre anni, non ho mai avuto un allenatore. È per questo forse che ho dei colpi così poco convenzionali - il rovescio a due mani, e così via. Tutti mi dicevano di smetterla di giocare in quel modo, ma io sentivo che era così che dovevo giocare. Quello che importa non è come colpisci la palla, ma se la palla passa o meno al di là della rete. E quando ci riesci, è bellissimo. Se ti inventi un colpo tutto tuo, un colpo che funziona, e se ti piace giocare così, continua a tirarlo nello stesso modo, anche se non è "classico". Non cercare di cambiarlo. (p. 56)
* Tra gli undici e i dodici anni imprecavo e sbattevo per terra le racchette. Ero quanto di peggio un ragazzino poteva essere su un campo da tennis. (p. 57)
* A diciotto o diciannove anni era difficile giocare con [[Ilie Năstase|Nastase]]. Io non avevo esperienza e mi innervosiva starmene là ad aspettare che lui finisse di dire cazzate al pubblico, al giudice di sedia e persino a me. L'inizio della partita fu particolarmente duro poiché non capivo mai cosa avesse intenzione di fare. Forse non lo sapeva nemmeno lui. Potevo aspettarmi ogni genere di colpo. Mi arrivavano palle da tutte le parti, e ognuna con un effetto diverso. (p. 71)
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* In uno sport come il tennis Bjorn con i suoi capelli lunghi e la sua fascia stretta attorno al capo, ti faceva venir voglia di assomigliare a lui. Il tennis è uno sport molto piacevole da guardare in televisione, ma prima di Bjorn i giocatori ricordavano ai telespettatori il padre o lo zio, o avevano l'aspetto dei figli di papà. Bjorn non aveva l'aspetto di un figlio di papà, né sarebbe passato per lo zio di chicchesia.
* Non sono Borg due, sono Wilander uno!
* Per noi Bjorn era la persona più famosa al mondo e forse, a un certo momento, lo fu davvero. Solo [[Mohammed Alì]] poteva vantare una fama altrettanto grande - e la lista comprende i presidenti degli Stati Uniti e tutti i primi ministri.
* Quando McEnroe fece la sua comparsa, Borg si rese conto che c'era qualcuno in grado di batterlo e non fu facile per lui. A Bjorn, naturalmente, piaceva giocare, ma giocare per vincere. Non credo che giocasse semplicemente per migliorare. Lui faceva quello che sapeva fare ed era semplicemente migliore di chiunque altro.
* Secondo me è fuori discussione che Borg vada posto in una categoria superiore. Io lo metto più in alto di tutti; per me è lui il numero uno di tutti i tempi. [...] Borg resta il migliore perché per un periodo il suo dominio fu incontrastato. Nessuno ha mai dominato uno sport come ha fatto lui o almeno è così che io vedo le cose. Lui perdeva raramente, davvero raramente e quando perdeva c'era una ragione, una buona ragione.