Liṅga Purāṇa: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
+1
Micione (discussione | contributi)
m typos
Riga 1:
[[File:Rajarajesvaram Temple 4-8a.jpg|thumb|290px|Linga-yoni, interno del tempio di Rajarajesvari, India]]
'''Liṇga Purāṇa''', Puranatesto delsacro Lingadell'Induismo.
 
===Citazioni===
*[[Shiva]] è senza segno (senza sesso), senza colore, senza odore, sfugge alle parole e al tocco, senza qualità, immutabile, immobile. (da ''I, 3, 2-3''; 2008)
*Il [[mondo]] intero si basa sul fallo. Tutto è originato dal ''Liṇga''. Chi desidera la perfezione dell'anima deve venerare il ''Liṇga''. (da ''I, cap. 3, 7''; 1980)
Riga 11:
*Alla radice vi è [[Brahmā]], al centro [[Vishnu]], Signore dei tre mondi. All'apice si erge il fiero Rudra, il Grande Dio, l'eterno dispensatore di pace, il cui nome è la sillaba sacra AUM. L'altare del fallo è la Grande Dea. Il fallo stesso è il vero Dio. (da ''I, 73, 19-20''; 2008)
*Il ''Liṇga'' è un segno esteriore, un [[simbolo]]. Bisogna però considerare che il ''Liṇga'' è di due tipi, esterno o interno. L'organo rozzo è esterno, quello sottile è interno. Le persone semplici venerano il ''Liṇga'' esterno e si interessano ai riti e ai sacrifici. L'immagine del fallo ha lo scopo di risvegliare i fedeli alla conoscenza. Il ''Liṇga'' immateriale non è percepibile a quanti non vedono che l'esterno delle cose, il ''Liṇga'' sottile ed eterno è percepibile solo a coloro che hanno raggiunto la conoscenza. (da ''I, cap. 75''; 1980)
*Tutti gli esseri, dal Creatore alla materia vivente, sono chiamati 'il bestiame' (''pashu''). Formano il gregge del saggio Dio degli dèi che fa muovere il mondo. L'onnipotente Rudra<ref>{{NDR|Divinità vedica assimilata a Śiva}}.</ref>, in quanto loro padrone è conosciuto con il nome di Pastore. (''II, 9, 12-13''; 2008)
*{{NDR|Shiva}} Ha tre occhi. La sua corona è formata da un serpente. È ricoperto di ricchi gioielli. Il suo viso è cosparso della cenere dei roghi funebri. È circondato da fantasmi, gnomi, spiriti maligni, streghe e demoni. È vestito di una pelle d'elefante. Serpenti e scorpioni gli servono da ornamenti. La sua voce risuona come il tuono in un giorno di tempesta. Sembra una montagna di collirio azzurro. Ha sulla spalla una pelle di leone. È terrificante. Si pone la sua immagine accanto ai roghi funebri o nei cimiteri. (da ''II, cap. 50, 23-26''; 1980)
*Shiva è il senso, la sua compagna la parola. (da ''III, 11, 47''; 2008)